Se vi siete chiesti perché da un po’ di tempo su X (ex Twitter) compare l’emoji dell’anguria, una spiegazione c’è ed è anche molto seria.
Malgrado l’estate sia finita ormai da diversi mesi, sui social – specialmente su X – è comparsa da inizio ottobre l’emoji dell’anguria in tantissimi post. Se pensate però che si tratti di una nostalgia canaglia nei confronti dell’estate ancora così lontana, in realtà vi sbagliate di grosso. Per quanto l’anguria sia il simbolo dell’estate per eccellenza, col tempo è diventato simbolo di una lotta ben più seria e grave che continua da oltre 75 anni.
Cercare di spiegare in poche righe quasi un secolo di conflitti è pressoché impossibile. Tuttavia la questione israelo-palestinese è tornata prepotentemente nell’agenda politica e mediatica di tutto il mondo dopo l’attacco di Hamas, il gruppo terroristico paramilitare palestinese islamista, lo scorso 7 ottobre quando sono stati lanciati razzi sui territori israeliani e gli uomini di Hamas hanno compiuto diversi massacri nei kibbutz vicini al confine con la Striscia, uccidendo famiglie e sequestrando persone.
Da quell’attacco però, c’è stata un’escalation di violenza da parte dell’esercito israeliano che ha interessato principalmente i civili palestinesi, soprattutto i bambini. Cosa c’entra però allora l’emoji dell’anguria con una guerra così atroce e in una terra così martoriata?
Come dicevamo prima, Israele ha reagito all’attacco di Hamas del 7 ottobre con una forza senza precedenti contro il territorio palestinese, devastando la Striscia di Gaza con potentissimi attacchi aerei e negando acqua, cibo, forniture mediche ed elettricità alla popolazione palestinese. Ma non solo. Come riferiscono le autorità sanitarie palestinesi il bilancio delle vittime ha superato quota 10.000 nell’ultimo mese.
Ma è proprio qui che entra in gioco l’anguria. Proprio come la bandiera palestinese, anche l’emoji è rossa, verde e nera, motivo per cui l’anguria è diventata il simbolo della resistenza nella Striscia di Gaza e non solo. Tutti gli utenti che sui social ci tengono a esprimere la loro vicinanza al popolo palestinese usano proprio questa emoji che sostituisce sia la bandiera palestinese sia i tag in difesa della popolazione di Gaza.
In altre parole, proprio perché gli utenti sospettano che le piattaforme censurino i contenuti su Gaza, l’emoji corrispondente viene utilizzata al posto della bandiera palestinese. E così, su Instagram, i post sulla crisi umanitaria a Gaza sono corredati dall’emoji dell’anguria. Nelle didascalie dei video di TikTok, invece, che chiedono un cessate il fuoco, l’emoji sostituisce parole come “Palestina” e “Gaza”. E infine gli utenti di X (ex Twitter) aggiungono l’anguria ai loro post per esprimere sostegno alla causa palestinese, rivendicando l’indipendenza della Palestina.