Con il Capodanno alle porte giunge un disperato appello per la prevenzione di terribili danni che possono essere provocati a persone e animali, siamo ancora in tempo.
La notte di Capodanno è sicuramente una delle più attese di tutto l’anno, l’occasione per lasciarsi finalmente alle spalle il passato e aprirsi con positività ad un nuovo futuro. Certamente la tradizione prevede i festeggiamenti in piena regola, dal maxi cenone in attesa di mezzanotte, fino a balli e canti con le classiche canzoni divertenti e gioiose. Una serata che si dovrebbe trascorrere in allegria, condividendo il momento speciale, ma che purtroppo spesso degenera.
L’entusiasmo per l’arrivo del nuovo anno induce sempre più persone a scegliere di festeggiare con l’aiuto di botti e fuochi d’artificio. Proprio questa abitudine però, diventa sempre più dannosa per tutti. Sia che si parli di esseri umani che di animali, fino all’ambiente stesso. Ecco perché, proprio in vista del Capodanno, è giunto un grido forte e chiaro da parte della SIMA, Società Italiana di Medicina Ambientale, che lancia un vero e proprio allarme affinché le conseguenze possano essere considerate in tempo.
“Tra il 2012 e il 2022 si sono registrati in Italia 6 morti e 3.040 feriti gravi a causa di petardi e fuochi d’artificio utilizzati nella notte di Capodanno”, ha esordito nell’appello l’associazione, basandosi sui dati del Dipartimento di pubblica sicurezza. “Ma non sono solo gli esseri umani a subire le conseguenze dei botti: si stima che nell’ultima notte dell’anno siano circa 5mila gli animali, tra domestici e selvatici, che perdono la vita per cause dirette e indirette riconducibili a petardi ed esplodenti“, ha aggiunto ancora.
A sollevare la riflessione per il bene comune prima che sia troppo tardi, si è aggiunta anche la delegata di WWF Abruzzo, Filomena Ricci, che ha spiegato come moltissime specie animali sono altamente sensibili al disturbo acustico. Non solo i cani che abbiamo nelle case vivono momenti di vero terrore, ma anche uccelli, volpi e pipistrelli rischiano seriamente la vita. Sono tantissimi gli animali che durante la notte di Capodanno muoiono a causa degli spari, perciò è il momento di cambiare le cose.
La SIMA accende l’attenzione anche sull’importanza della salute ambientale e sugli effetti che i botti possono avere sull’uomo. Le esplosioni di Capodanno, come analizzato dai dati, generano un’impennata dell’inquinamento dell’aria nelle città italiane, ma non è tutto. “Botti, petardi ed esplodenti, oltre alle polveri sottili, rilasciano in atmosfera parecchie diossine, ovvero sostanze potenzialmente cancerogene“, ha spiegato Alessandro Miani.
Le sostanze che si liberano nell’aria, inoltre, possono ricadere sul suolo sotto forma di pioggia acida, “inquinando terreni, raccolti, laghi, fiumi e persino falde acquifere“. “Per tale motivo come SIMA rivolgiamo un appello ai sindaci di tutta Italia, affinché in vista della notte di Capodanno varino ordinanze anti-botti che, oltre a salvare vite umane e tutelare gli animali, eviterebbero effetti devastanti sulla qualità dell’aria con benefici per la salute pubblica. Dovrebbe essere una questione di sensibilità ed educazione ambientale, più che un’imposizione”, conclude la Società Italiana di Medicina Ambientale.