Dopo anni di speculazioni e curiosità, si accende la reale possibilità di incontrare i primi alieni: ecco finalmente il piano ufficiale che lascia il mondo senza fiato.
Ufo e alieni hanno da sempre affascinato il nostro pianeta. Ve ne sono tracce antichissime su rappresentazioni di ogni civiltà e i fenomeni registrati da testimoni sono sempre più studiati. Senza parlare poi dell’incredibile eco che hanno lasciato nel mondo cinematografico e letterario, che si intensifica a vista d’occhio sulla tematica. L’esistenza degli alieni è una fonte di grandi diverbi, perché fino ad ora gli studiosi dell’ambito si sono scontrati ampiamente con gli scettici.
Come si vede in svariati documentari televisivi infatti, esistono diverse società atte ad analizzare le testimonianze provenienti da ogni parte del mondo. Ed è così che spuntano registrazioni video di oggetti volanti non identificati che compiono azioni che nessuna tecnologia umana potrebbe realizzare. O racconti ai limiti dell’horror di rapimenti su navicelle spaziali e test simili a torture effettuati dagli alieni sugli esseri umani.
Da tempo immemore, insomma, la fantasia sugli abitanti di altri pianeti ha stuzzicato l’umanità. Ma quali sono i passi scientifici che si fanno in questo senso? In una recente intervista su The Atlantic, la reporter Marina Koren ha spiazzato il mondo approfondendo diverse tematiche. La giornalista, infatti, è specializzata in esplorazione spaziale e missioni della NASA, ma anche nella ricerca di vite extraterrestri su altri pianeti.
Le future missioni alla ricerca di alieni: così li incontreremo
La reporter Marina Koren è stata interrogata dal magazine su quali saranno le prossime future missioni più emozionanti in programma mirate proprio alla ricerca di vita oltre la Terra. “Una missione particolarmente eccitante è una missione della NASA su Europa, una gelida luna di Giove“, ha raccontato la giornalista, spiegando che si tratta di una gigantesca palla di ghiaccio su cui verrà lanciata una sonda nel 2024. Gli scienziati, infatti, ipotizzano che all’interno di una calotta di ghiaccio, possa essere custodito un oceano salato.
Queste condizioni potrebbero essere ovviamente favorevoli alla presenza o alla nascita di una vita microbica, che rappresenterebbe così una prima finestra sulla vita al di fuori del nostro pianeta. Ma quando avverrà il primo vero incontro tra un essere umano e un alieno? La reporter ha una sua teoria molto precisa in merito alla questione.
“Quando parliamo della ricerca della vita, le persone potrebbero pensare a messaggi lontani da stelle lontane che raggiungono la Terra. Ma penso che sia più probabile che scopriremo segni di vita microbica nel nostro sistema solare nel corso della nostra esistenza piuttosto che essere contattati da qualche lontana civiltà aliena“, ha rivelato. E per quanto riguarda gli Ufo? “Quest’anno la NASA ha annunciato che formerà un comitato dedicato allo studio degli UAP (nuovo nome degli UFO)”, ha affermato la giornalista. I primi veri passi dunque, si stanno già compiendo.