Il pianeta potrebbe finire davvero nel Metaverso? L’ipotesi assurda è sempre più reale, una Nazione ha già iniziato a pensarci ed è pronta a questo cambiamento incredibile.
Il Metaverso è stato fino ad ora protagonista di film di fantascienza, libri e videogames. Eppure la nostra vita potrebbe davvero trasferirsi proprio lì. Chi non ha mai immaginato di trovarsi catapultato in un universo parallelo creato a livello digitale? In effetti molti già si sono creati questo spazio, attraverso i videogiochi di simulazione e realtà virtuale. Basta dunque, accendere il computer, indossare un paio di cuffie e tuffarsi in un mondo immaginario con creature fantastiche, oppure nel luogo che si è sempre sognato.
Non mancano perfino i matrimoni. Basta ricordare il caso recente del calciatore Prince Boateng, che ha deciso di sposare la sua Valentina Fradegrada giurandole amore eterno proprio nel Metaverso. Una cerimonia vera e propria organizzata alla perfezione nientemeno che da Enzo Miccio, che ha officiato il tutto. Insomma, se le tecnologie hanno portato fino a questo, perché non trasferire direttamente l’intera vita del pianeta in questa realtà parallela?
In effetti potrebbero esserci diversi vantaggi e ci ha già pensato una vera Nazione, quella delle isole Tuvalu, in Polinesia. L’idea nasce dall’esigenza di voler preservare le caratteristiche, la bellezza e la cultura del paese come unica soluzione contro i cambiamenti climatici. La proposta del ministro lascia il mondo a bocca aperta.
L’idea del ministro di giustizia, comunicazione e affari esteri delle isole di Tuvalu in Polinesia, Simon Kofe si mostra principalmente come una vera e propria provocazione. “Tuvalu potrebbe essere il primo Paese al mondo a esistere unicamente nel cyberspazio, ma se il riscaldamento globale continuerà a peggiorare non sarà l’ultimo”, sono state le sue dichiarazioni. Secondo Kofe, dunque, trasferire la nazione nel Metaverso darebbe la possibilità di conservare le biodiversità, permettendo agli abitanti di tramandare e conservare la cultura attraverso un “cloud” in cui interagire.
Una scelta che deriva dalla drammatica situazione del riscaldamento climatico, che purtroppo presto potrebbe portare queste isole ad essere completamente sommerse. Un monito, dunque, ad agire nella direzione del virtuale, che secondo il ministro di Tuvalu tutti dovrebbero iniziare a intraprendere. Il pianeta diventerà quindi esistente nel Metaverso? Un’ipotesi che potrebbe avere questi vantaggi, ma allo stesso tempo provocare diversi problemi. Trasferire una nazione nel cyberspazio è praticamente impossibile attualmente a livello tecnico, poiché richiederebbe un’energia e una larghezza di banda superiore a quella disponibile.
Allo stesso tempo, moltissime persone rimarrebbero tagliate fuori da questo processo, basta pensare ad anziani o soggetti con disabilità visive e sonore. L’aspetto essenziale da tenere in conto, inoltre, è che, nonostante le buone intenzioni della proposta, in realtà questa scelta potrebbe essere controproducente peggiorando ancora di più la grave situazione climatica. Entrare nel Metaverso infatti, richiede server, dispositivi e infrastrutture che sarebbero di impatto devastante a livello di inquinamento.