Finisce nella bufera il Jova Beach Party a causa di una protesta da parte degli ambientalisti, si scagliano contro il tour e mandano una lettera al governo.
Il Jova Beach Party è sicuramente l’evento dell‘estate 2022. Tra tour musicali in giro per l’Italia e hit del momento, lui sicuramente è quello che scatena l’entusiasmo più di tutti. Jovanotti è tornato ad incendiare la stagione con le sue incredibili feste musicali direttamente in spiaggia. Palco simile ad un enorme veliero per una struttura alta 18 metri, postazioni dedicate a giochi e divertimento e zone di merchandising e food&beverage.
Insomma tutto questo si impone con la voglia dell’artista di far ballare le folle, riportando un po’ il sorriso che la pandemia e l’inverno hanno tolto agli italiani. Tantissimi anche gli artisti che si esibiscono sul palco tra ospiti a sorpresa ed esibizioni impreviste. Il vero mattatore però, rimane proprio lui, il Lorenzo Cherubini che si è presa la scena musicale italiana a partire dagli anni Ottanta.
Il Jova Beach Party però, proprio come tutti i grandi eventi di questa portata, si porta quest’anno con sé anche grandi polemiche. E pensare che proprio l’artista è un grande sostenitore della sensibilizzazione sulle tematiche legate alla sostenibilità. Ad aggiungersi anche la situazione del Covid -19, che continua a diffondersi a macchia d’olio raggiungendo cifre preoccupanti.
L’idea di fondo del Jova Beach Party è proprio basata sul divertimento in spiaggia. Sarebbe difficile, dunque, a questo punto immaginare l’evento in tutt’altre location. Eppure si fanno sempre più insistenti le polemiche da parte degli ambientalisti, che non trovano assolutamente sostenibile e in linea con la protezione ambientale gli eventi che Cherubini si appresta a mettere in scena per le spiagge d’Italia.
La LNDC Animal Protection ha deciso così di prendere la situazione in mano indirizzando una missiva direttamente al Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani. L’associazione si è scagliata con parole durissime, insistendo perché il tour venga interrotto o spostato in location differenti. “La sensibilizzazione sul rispetto dell’ambiente si fa dando il buon esempio e rispettandolo per primo, facendolo nel modo giusto e senza ipocrisie o contraddizioni”, sono le parole usate da LNDC. Gli animalisti hanno inoltre aggiunto: “Chiedo ancora a Jovanotti di rivedere le sue posizioni e spostare i suoi concerti in luoghi più adatti a tali grandi eventi”.
L’associazione sostiene dunque il poco rispetto per l’ambiente naturale riservato dall’evento, soprattutto per quanto concerne le specie animali che, a causa del concerto, rischierebbero di allontanarsi dalle loro zone di riproduzione. Non è ancora arrivata una risposta ufficiale dal cantante, ma le richieste avanzate dagli attivisti potrebbero sollevare una catena di proteste che stanno già iniziando ad alzarsi in diverse zone interessate dallo show.