Un attacco alle nuove generazioni, al mainstream e a Tik Tok. Nel calderone anche i Maneskin, accusati dalla rock band di essere addirittura: “Terribili”
Tornati in auge dopo anni di ombra, i Porcupine Tree sono entrati a gamba tesa sui trend del momento. In particolare modo il frontman, ossia Steven Wilson. C’è chi li definisce “di culto”, ma se questi nomi non vi dicono niente, non c’è da allarmarsi. La band britannica infatti è tornata a pubblicare un album dopo 12 anni di inattività, dopo aver galleggiato tra il rock e il pop negli anni ’90 nel periodo di fuoco del pop rock inglese. L’album con cui hanno deciso di rimettersi in gioco si intitola “Closure/Continuation“, per una sorta di tuffo nel passato dopo anni di vuoto artistico e musicale.
In una recente intervista proprio Steven Wilson ha parlato della nuova era della musica, caratterizzata secondo il cantante dai social, da Tik Tok e dai video di pochi secondi. Un’industria in cui inserirsi risulta sempre più difficile, anche se la sua band a 12 anni di distanza sembra aver attirato a sé di nuovo parecchie attenzioni. Per la prima volta è infatti entrata nella top 5 in Inghilterra. Ma il frontman della pop/rock band inglese ha infierito, nel dibattito sempre molto delicato sul rock e la musica moderna, sui due migliori gruppi giovanili degli ultimi anni. Stiamo parlando ovviamente dei Maneskin e dei Greta Van Fleet – gruppo americano hard rock – che hanno subito l’ennesima lavata di capo, praticamente immotivata e assolutamente non necessaria.
L’ispirazione, nella musica, viene spesso confusa con plagio. Ogni genere e filone ha il suo punto di riferimento, Michael Jackson per Bruno Mars, Madonna per Lady Gaga, Jimi Hendrix per John Mayer, e migliaia di altri esempi. E questo potrebbe benissimo dirsi anche della qui citata band inglese, che sicuramente non si è molto sforzata di differenziarsi dalle decine di britpop band a cavallo tra il 1990 e il 2000, e che non ha certo rivoluzionato il genere e stravolto delle vite. Dagli Oasis ai Blur, fino ai Radiohead, insomma, i paragoni potrebbero essere tanti, ma questo – e gli appassionati di musica lo sanno bene – è sempre successo.
E chissà cosa sarebbe successo se qualche vecchio cantautore negli anni ’80 avesse infierito sulla band inglese, accusandoli solo di essere l’ennesima goccia in un mare già stracolmo di boy band. Di recente i Maneskin sono stati accusati di non pubblicare, di aver fatto troppe cover, di pensare più al look che alla musica. Adesso, in un insensato paragone con Pink Floyd, Black Sabbath e Led Zeppelin, sono stati definiti addirittura “Terribili“. Il cantante 50enne dei Porcupine Tree pensa che entrambi i gruppi non siano all’altezza dei grandi del passato, accusandoli di essere una “brutta copia”. “Prenderli seriamente è dura perché sono una copia scadente di quel che erano gli altri”.