Arriva nelle sale italiane con un’anteprima gratuita ‘Reflection’, candidato al Leone d’oro al Festival del Cinema di Venezia. Le date della proiezione
Presente nel 2021 al Festival del Cinema di Venezia, la premiere del film di Valentyn Vasyanovych ‘Reflection’ verrà proiettato gratuitamente in Italia. Inizialmente a Roma, Milano e Venezia, successivamente in tutta Italia, ha fatto sapere il Presidente della Biennale. Roberto Ciccuto sarà inoltre al Troisi il 7 marzo alle 19.10 per la prima delle tre proiezioni. Una scelta di vicinanza per un popolo colpito dalla guerra che tocca dunque anche il cinema, e ovviamente la trama di Reflection, che tratta i tragici avvenimenti della guerra in Donbass del 2014.
Successivamente, dopo la data di Roma, sarà la volta di Milano il 9 marzo alle ore 20.00, al cinema Anteo, con la presenza del direttore della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica Alberto Barbera. Infine a Venezia sarà possibile vedere il film introdotto da Federico Gironi, il 10 marzo alle ore 21.00, sempre gratuitamente al Cinema Rossini. Lo stesso regista, in queste ore, si è detto fermo della sua idea di rimanere a Kiev. “Voglio essere tra queste persone per acquisire esperienze importanti – ha dichiarato Vasyanovych – che mi aiuteranno a creare storie vere su di loro”.
La pellicola tratta i drammatici temi della guerra scoppiata in Donbass, dopo l’acquisizione della Crimea da parte della Russia, iniziata nel febbraio del 2014. Il protagonista del film è un chirurgo ucraino, interpretato da Roman Lutskiy, catturato dai militari russi nella regione del Donbass. Serhiy, dopo essere stato rilasciato, tenterà invano di tornare alla normalità e di riallacciare i rapporti con figlia e moglie, dopo aver perso la sua umanità e dopo aver assistito alle atrocità e alle barbarie della guerra.
Per il film era stata inizialmente programmata anche una riproposizione teatrale in Ucraina nel 2022. I temi trattati nel film sono ovviamente legati all’attuale crisi e alla guerra tra Russia e Ucraina. La possibilità di accedere in anteprima alla premiere sarà indiscutibilmente un’importante occasione per focalizzarsi sui preludi della recente invasione di Putin. Una scelta, quella della Biennale, di solidarietà per il popolo ucraino. Il regista candidato al Leone d’oro ha definito il film rivolto a un pubblico pensante: “Un pubblico che non ha paura di sollevare domande dure su traumi pesanti né di cercare risposte”.