Drusilla Foer è stata la vera regina della terza serata del Festival di Sanremo. L’artista ha emozionato tutti con un monologo unico.
In occasione della terza serata del Festival Amadeus ha co-condotto in compagnia della meravigliosa Drusilla Foer. Attrice, cantante, pittrice e scrittrice, Dusilla era decisamente il personaggio più atteso sul palco della 72esima edizione di Sanremo. Al suo ingresso chiunque è rimasto abbagliato dalla sua eleganza e durante la serata ha sfoggiato quel sarcasmo che l’ha resa famosa ormai da diversi anni al grande pubblico.
Durante la serata la Foer ha trattato decisamente il direttore artistico come il suo “valletto”. Era indubbio che la presenza di Drusilla avesse bisogno di una spazio preciso e non potesse ridursi alla sola presentazione dei cantanti in gara. Tra una gag e l’altra la co-conduttrice ha mostrato gran sicurezza del palco sdrammatizzando anche qualche momento di difficoltà. Una vera e propria professionista che ha condotto la serata con un’eleganza innata. A concludere la sua partecipazione c’è stato poi un monologo del tutto inedito, scopriamo cosa è successo.
Nonostante l’ora tarda in moltissimi hanno seguito l’intervento di Drusilla Foer poco prima di abbandonare per sempre il palco dell’Ariston. Finalmente Amadeus ha consegnato palcoscenico e microfono all’artista che ha cominciato un monologo decisamente inedito, tratto dal suo Podcast.
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Come preannunciato da lei stessa, tutti si sarebbero aspettati il classico intervento sulla diversità ma non è stato così. La Foer ha infatti condannato proprio il termine “Diversità” giudicandolo fastidioso da pronunciare e ha esaltato piuttosto l’unicità. Chiunque ha potuto trasferire nella propria vita le parole di Drusilla che non sono rimaste ancorate a nessuna categoria in particolare.
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Un modo geniale di trasferire un messaggio importante. “Liberiamoci dalla prigionia dell’immobilità” dice l’attrice e aggiunge “Portiamo in alto tutto ciò che abita in noi”. Un vero e proprio inno alla libertà di esistere e alla lotta contro qualsiasi forma di pregiudizio. In conclusione la Foer ha poi chiesto ai telespettatori un atto rivoluzionario, quello di imparare ad ascoltare. L’intervento è stato molto apprezzato sui social perchè povero dell’inutile retorica che spesso annoia il pubblico a casa. Qualcuno ha però considerato sbagliata la scelta di far esibire la scrittrice quasi a notte fonda.