Massimo Ranieri torna a Sanremo. Vi ricordate i migliori tre piazzamenti del cantante napoletano sul palco dell’Ariston?
Pochi artisti incarnano Sanremo più di Massimo Ranieri. Il cantante napoletano ha un legame indissolubile col palco dell’Ariston. Ranieri ha partecipato per sei volte alla rassegna come concorrente, e tra poche ore, per la settima volta, si rimetterà in discussione tornando tra i big in gara con il brano Lettera al di là del mare.
Si dice spesso che a Sanremo vinca chi perde, e che spesso a restare nella storia siano più gli sconfitti che i primi classificati. E nel caso di Massimo Ranieri? E’ un luogo comune che vale a metà.
E’ il 1968. Un giovanissimo Massimo Ranieri esordisce sul palco dell’Ariston. Alla conduzione della manifestazione c’è Pippo Baudo. A vincere quell’edizione sarà Canzone per te, cantata da Sergio Endrigo e Roberto Carlos. Ranieri e I Giganti (all’epoca il brano veniva presentato in gara in due versioni cantate da due artisti differenti) presentano “Da bambino” classificandosi settimi. Ancora oggi, quel settimo posto è sul gradino più basso del podio dei migliori piazzamenti di Massimo Ranieri. Curiosità: tra le canzoni in gara in quella edizione figura anche “La Voce del Silenzio”, brano capolavoro composto da Mogol, Isola e Paolo Limiti. Una delle versioni più note e riuscite della famosissima canzone sarà proprio la cover di Massimo Ranieri.
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Al secondo posto nella nostra speciale classifica troviamo l’edizione del 1992. Alla conduzione (neanche a dirlo) Pippo Baudo. L’edizione diventerà nota per l’irruzione sul palco di un “disturbatore” che accuserà il festival di essere truccato, annunciando la vittoria di Fausto Leali. Risultato? A vincere quella edizione sarà Luca Barbarossa con “Portami a Ballare” davanti ad una meravigliosa Mia Martini con gli uomini non cambiano. E Ranieri? Massimo, già leggenda della musica italiana, arriva solo quinto, con il brano “Ti penso”.
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Come dite? Un settimo posto e un quinto posto sono piazzamenti non troppo esaltanti per uno del calibro di Ranieri? Ascoltate questa storia. Siamo nel 1988. Massimo ha dedicato buona parte degli ultimi anni al suo altro grande amore, il teatro. Ma si prepara per un rilancio in grande stile nel mondo musicale. E quale migliore opportunità di Sanremo? Il cantante si presenta con un brano che potreste aver sentito qui e lì nel corso degli anni: Perdere l’amore. Primo posto a furor di popolo con uno dei consensi più larghi nella storia della manifestazione, brano in cima alle hit parade per settimane e settimane. Perdere l’amore è ancora oggi non solo tra le canzoni simbolo di Sanremo, ma della musica italiana. Una trionfo che val bene i piazzamenti precedenti.