Brutto incidente per Wilma Faissol, moglie dell’imprenditore Francesco Facchinetti. Scopriamo le sue condizioni e la polemica con l’ospedale.
Incidente per Wilma Faissol, moglie di Francesco Facchinetti. La 39enne brasiliana ha una vera e propria passione per i cavalli e si trovava in sella al suo cavallo Wally che pesa circa 600 kili. La Faissol sfortunatamente è caduta precipitando per terra e ritrovandosi calpestata dallo zoccolo dell’animale che le ha ferito mento e nuca, questo perchè era sprovvista del casco che è scivolato dopo la caduta.
Decisamente una brutta avventura pe la moglie di Facchinetti ha raccontato lei stessa l’incidente ai suoi follower su Instagram comunicando che dovrà riposare, fare accertamenti, suturare il mento e in ultimo prendere le medicine consigliate dai medici. Ma non è tutto, insieme all’aggiornamento delle sue condizioni di salute i coniugi hanno confessato un retroscena davvero preoccupante avvenuto in ospedale.
Facchinetti e la polemica: sanità pubblica in decadenza
In seguito all’incidente avvenuto a cavallo Wilma e Francesco si sono subito recati all’ospedale di Desio a causa delle ferite riportate dalla donna. Arrivati al pronto soccorso in codice rosso con un evidente trauma cranico e vertigini la brasiliana è stata costretta ad attendere per ore in sala d’attesa prima di essere visitata.
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Oltre a questo ha aggiunto di aver notato un evidente atteggiamento arrogante da parte del personale sanitario dell’ospedale. Arroganza che è poi sfociata in un comportamento con senza empatia. Questo il racconto di Wilma che è apparsa provata per il trattamento ricevuto. A intervenire duramente è stato anche suo marito.
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Francesco ha infatti affermato di essersi consultato con i suoi medici che gli hanno da subito consigliato di far sottoporre la moglie a una tac data la forte caduta, tutto ciò che l’ospedale di Desio non ha fatto. In serata, una volta tornata a casa, Wilma è stata male e questa volta è stata curata dalle efficienti cure dell‘Ospedale Sant’Anna di Cantù dove ha ricevuto una diagnosi chiara in tempi brevi. La riflessione dell’ex Dj si è poi allargata a un’effettiva decadenza della sanità pubblica italiana. La Faissol ha infatti avuto l’opportunità di provvedere privatamente a una tac, cosa che non hanno tutti. L’accesso alle cure pubbliche dovrebbe essere priorità della sanità e diritto di ogni cittadino.