Harry d’Inghilterra è sotto attacco, il bodyguard avverte il Duca di Sussex: “Lui lo sa”. Lui e Meghan sono pronti a prendere una decisione importante
Harry e Meghan Markle sono ormai all’ordine del giorno in Inghilterra ed in tutto il mondo di fatto. I due “secessionisti”, dall’abbandono di Londra e della Casa Reale per una nuova vita lontano dalla Corona, sono finiti sotto i riflettori, che non si sono mai spenti ad oggi. L’ultima, in ordine di tempo, è relativa al suo arrivo nella capitale inglese per festeggiare il giubileo della Regina, la nonna Elisabetta II.
Harry, proprio in vista di ciò, avrebbe chiesto la protezione di Scotland Yard, la Metropolitan Police Service, che è responsabile del servizio di polizia nella regione della Grande Londra. Una richiesta, questa, derivante da un precedente relativo allo scorso luglio, tutt’altro che gradito dal Duca di Sussex. In occasione del suo ritorno a Londra in vista dell’inaugurazione della statua dedicata a Lady Diana a Kensington Palace, Scotland Yard non organizzò un servizio di scorta per lui e la moglie.
Una decisione, questa, non gradita da Harry in controtendenza rispetto a quanto accadde in occasione dei funerali del Principe Filippo, avvenuti lo scorso aprile. La situazione relativa alla sicurezza aveva già fatto sbottare Meghan in occasione dell’intervista concessa ad Oprah; l’ex attrice aveva infatti denunciato la decisione della Corona di revocare la protezione ai suoi cari dopo l’addio a Buckingham Palace.
Harry e la scorta a Londra: parla un ex ispettore
E’ bene ricordare come la scorta sia pagata dai cittadini britannici, attraverso le tasse. Il Duca di Sussex, trasferitosi in California, a Montecito, ha ingaggiato una schiera di guardie del corpo che proteggono lui, la moglie ed i figli negli Stati Uniti. Questa soluzione, però, Harry non la ritiene sicura anche in Inghilterra in quanto gli agenti non abbiano accesso alle informazioni dell’intelligence, considerate fondamentali per garantire la sicurezza di tutta la famiglia.
Una situazione che avrebbe spinto Harry a pagare la scorta con i fondi personali a patto che questa sia messa a disposizione da Scotland Yard. Ken Wharfe, ex ispettore, interpellato dal London Evening Standard, ha però voluto mettere in chiaro la situazione.
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“Non è in vendita la protezione di Scotland Yard, lui lo sa che non funziona così” ha spiegato, sostenendo come lui possa “assumere ex personale di scorta autorizzato a lavorare nelle residenze reali e già a conoscenza del protocollo” soluzioni adottate da Beatrice ed Eugenia, le principesse. “Le loro scorte non possono amate, questa è l’unica differenza” ha poi concluso.