Harry e Meghan sono pronti alla battaglia legale contro il Governo. I duchi di Sussex vogliono pagarsi la scorta di tasca propria contro la volontà della Corona
Nonostante abbiano definitivamente interrotto i rapporti con la Corona, i duchi di Sussex rimarranno sempre legati alla Gran Bretagna. Meno alla Royal Family, con la quale oramai – anche tra fratelli e cognati – non vi è più alcuna relazione seppure formale. In tal senso però, il Governo prevede ancora la scorta per i coniugi, i quali vivono in California da diversi anni, e dove hanno provveduto autonomamente alla loro protezione.
In Gran Bretagna però, secondo quanto già dichiarato dalle autorità, è compito del Governo proteggere i reali, anche se il distacco dalla Corona è avvenuto da molto tempo. Per non utilizzare i soldi dei cittadini inglesi però, il principe e la moglie hanno espresso il desiderio di pagare di tasca propria le spese della scorta. La richiesta era già stata rifiutata mesi fa, e i due sono pronti all’ennesima battaglia, anche legale, contro Corona e Governo britannico.
In occasione del Giubileo di platino della Regina Elisabetta dunque, i duchi di Sussex avrebbero – da quanto si apprende – voglia di far conoscere alla nonna la piccola Lilibet. Dunque, dopo vari inviti declinati e assenze alle cerimonie ufficiali, il principe tornerà in Inghilterra per il 70esimo anniversario della Regina, nel giugno del 2022. Per l’occasione però, un altro ostacolo si è messo tra i due ex reali e il Governo britannico.
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La scorta, a spese dei contribuenti, verrà garantita ad Harry e moglie, nonostante i due spingano per farsi carico delle spese, o agire come in USA con una protezione privata. La richiesta è al momento rifiutata, e i coniugi potrebbero dunque intentare una causa e combattere in tribunale. In una recente nota, il Governo aveva commentato la vicenda affermando che il principe ha ereditato tale diritto per la sicurezza alla nascita, e che il Regno Unito rimane la sua casa. “Con la mancanza di protezione della polizia – si legge – c’è un rischio personale troppo grande“.