Giornalista molestata, identificato il tifoso: le parole di Greta Beccaglia

Giornalista molestata ad Empoli, è stato identificato il tifoso che l’ha palpeggiata in diretta durante un collegamento: le parole della protagonista

Greta Beccaglia giornalista molestata parla
Greta Beccaglia, la giornalista molestata (screen Instagram)

La Procura di Empoli ha identificato il tifoso della giornalista molestata ad Empoli, all’esterno dello Stadio Castellani nel postpartita della gara vinta dai padroni di casa. Il commissario del comune toscano ha incrociato le immagini sia della tv Toscana – considerato come sia avvenuto in diretta – sia altri filmati di cui è entrato in possesso.

La giornalista, la 27enne Greta Beccaglia, ha anche sporto una denuncia-querela; una mossa che, come informa la Questura, aiuterà le forze dell’ordine ad identificare tutti gli altri tifosi che si sono resi di comportamenti indecorosi e tutt’altro che adeguati nei suoi confronti.

Le immagini, peraltro, hanno fatto il giro del mondo, pubblicati anche da siti europei e sudamericani. Un tifoso, durante la diretta del collegamento, si è avvicinato alla giornalista da dietro e le ha palpato il fondoschiena, per poi andare via scatenando la reazione – più che giustificata – della collega che ha ricevuto solidarietà unanime, sia dal mondo della stampa che della politica.

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Giornalista molestata, il racconto di Greta Beccaglia

Greta Beccaglia giornalista molestata
La giornalista molestata Greta Beccaglia (Instagram)

Greta Beccaglia, ai microfoni del Corriere.it, ha raccontato di essersi sentita “violata ed oltraggiata“. “Erano carnefici, non tifosi. Ero come un palo da prendere a calci – ha proseguito nella sua analisi – per sfogare la rabbia“. L’episodio, peraltro, è accaduto due giorni dopo la giornata contro la violenza sulle donne e nel week end scelto dalla Serie A proprio per sensibilizzare tutti su questo argomento.

Calciatori ed arbitri sono scesi in campo con un segno rosso sul volto proprio a tale scopo. “Sembra assurdo che capiti una cosa del genere” ha affermato, ammettendo come siano stati “due minuti e mezzo tremendi di collegamento“.

 

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La collega che si è detta sconvolta pur riuscendo ad avere un comportamento professionale, peraltro, attraverso le sue Instagram Stories ha condiviso il video dell’aggressione proprio per aiutare ad individuare e denunciare l’aggressore. Nell’intervista Greta ha anche ammesso di essersi sentita colpevole solo per avere indosso quel paio di jeans, per averli scelti nell’occasione.

Una “vittimizzazione secondaria“, come le ha spiegato l’intervistatore, frequente nei casi di violenza e molestie. La giornalista ha però ammesso di aver ricevuto anche tanta solidarietà. Ed ovviamente, solidarietà anche da parte della redazione di BlogLive.

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