Durante una manifestazione dei No Vax un giornalista, immerso in una semplice discussione, è oggetto di una brutale aggressione. Il video non lascia dubbi.
Tempi duri lì fuori. E anche di notevole concitazione. Nell’ambito della pandemia da coronavirus tiene ancora banco il tema sul Green Pass. Se molti lo hanno accettato senza battere ciglio, soprattutto per la manovra di argine al virus stesso, con tanto di prevenzione e vaccino attestato, altri intendono manifestare il loro disinteresse e la loro contrarietà.
Purtroppo, però, come abbiamo visto anche in questi giorni, le proteste degenerano in un colpo d’ali. Alcuni dei manifestanti, presi dall’ansia, forse d’apparire o di sfocare la propria rabbia, intervengono in maniera davvero pesante e brutale.
L’ultima aggressione è stata subita da un collega de La Repubblica, il cronista Francesco Giovannetti. Quest’ultimo si trovava lungo un marciapiede intento a filmare una manifestazione contro il Green Pass. Ad un certo punto, però, la situazione è degenerata all’istante e il cronista ha incassato vari colpi.
Non si sa davvero come chiamarli. Ormai la parola No Vax sembra anche essere riduttiva. Pro Violenza, forse, sarebbe l’ideale? Dovremmo chiederlo a Francesco Giovannetti, il cronista de La Repubblica che ha incassato un pugno in faccia da un manifestante.
Quest’ultimo, con la telecamera bassa, era intento a parlare con un primo uomo, il quale lo etichettava come “giornalista impiegato”. E già qui, i toni, si erano accesi. Ma dopo pochi istanti subentra un secondo uomo, molto incattivito, il quale comincia ad apostrofare il giornalista con altri termini poco graditi, fino ad affermare: “Ti taglio la gola”.
LEGGI ANCHE >>> Papa Francesco torna a parlare dei vaccini: il pontefice non ha dubbi!
Giovannetti non ci sta e avanza, chiedendo all’uomo di ripetere ciò poc’anzi detto. A quel punto arriva il pugno in faccia, mentre la telecamera vola via. Per fortuna gli altri manifestanti si sono dissociati dal gesto e sono intervenuti per soccorrere il cronista. Ma a cosa stiamo andando incontro con queste brutali aggressioni?