Auguri a Giulio Rapetti, Mogol, che ha rivoluzionato la musica italiana con i suoi testi e non solo. Cosa lo ha reso uno dei più grandi autori
Compie oggi 85 anni Giulio Mogol Rapetti. Spesso definito ingiustamente, e in maniera riduttiva “paroliere”, è stato uno degli autori più importanti del nostro Paese. Artista, poeta, paroliere, sono stati gli aggettivi più utilizzati per descriverlo, anche se probabilmente alcuni di essi non rendono onore alla sua storia e alla sua carriera. Rapetti non si è solo limitato infatti a scrivere parole, ma ha partecipato con i suoi testi alla rivoluzione culturale e artista della nostra musica.
La collaborazione con Lucio Battisti durata quasi vent’anni, è stata probabilmente quella più importante, ma Mogol inizia ad ottenere ottimi risultati fin dagli anni ’60. Ripercorriamo brevemente la sua carriera, dal Festival di Sanremo del 1961, fino agli anni 2000.
Mogol, come ha cambiato la musica italiana
La sua carriera inizia nei primi anni ’60, mentre il primo grande successo arriva con Al di là (cantata da Luciano Tajoli), canzone che gli vale la prima vittoria al Festival di Sanremo nel 1961. Ma in piena rivoluzione culturale, alla fine degli anni ’60, inizia a fiutare aria di cambiamento. Prima si occupa dell’arrangiamento di testi tradotti di Bob Dylan, collaborando con diverse band. Successivamente, nel 1966 l’incontro con Lucio Battisti, che rivoluzionerà per sempre la musica italiana.
Il suo più grande pregio è stato quello sicuramente di calarsi e adattare i suoi testi al contesto storico, non certo facile del 1968, di grande cambiamento. Un successo popolare infinito raggiunto con Battisti, e continuato con Riccardo Cocciante, Mario Lavezzi, Mango e Adriano Celentano tra i tanti. Anche la SIAE (società italiana degli autori ed editori) ha fatto gli auguri al suo presidente: “Con la sua creatività ha dato lustro alla cultura italiana in Italia e nel mondo”.