È morto Gino Strada: il medico e fondatore di Emergency aveva 73. Se ne va, per sempre, un vero combattente devoto al salvataggio delle vite senza nome!

Quando si dice “Se ne vanno sempre i migliori”. Mai, come in questo caso, la frase risulta più esatta. Se ne va, per sempre, Gino Strada. Il medico e fondatore di Emergency aveva 73 anni. Una vita spesa per gli altri, per curare gli altri, soprattutto nelle zone di guerra.
Una vita spesa a combattere la guerra, a raccontare cosa succedeva, sia a livello clinico, che a livello sociale, nelle zone martoriate della Terra. Lui c’era e in quei posti ha fatto costruire degli ospedale che potessero portare, oltre alle cure, un po’ di pace. Quella che andava professando in giro, a testa alta, come un vero combattente, sempre al fianco della vita!
Una vita, spesa nel migliore dei modi. Non solo curando gli altri, soprattutto i più deboli e sfruttati dai “potenti” di questo mondo e dalla bruttezza della guerra, ma anche con le parole. Gino Strada lo aveva detto tantissime volte: “Stiamo vicino al punto di non ritorno, dobbiamo riscoprire l’umanità, prima che sia troppo tardi”.
Gino Strada e il suo appoggio, totale, ai vaccini: il medico non aveva dubbi

Oggi, più che mai, si parla di vaccini. Molto spesso, il medico nato a Sesto San Giovanni, comune di Milano, ha spiegato il suo completo appoggio alla somministrazione dei vaccini. Spiegando, in modo lucido ed esemplare, la devastazione, umana, in corso nei Paesi del cosiddetto “Terzo Mondo” che non hanno accesso a tali pratiche.
Girano, e continueranno a girarne ancora molti, di video in cui il fondatore di Emergency spiegava il disquilibrio tra Occidente e il resto del mondo, molto spesso parlando del continente africano. Purtroppo, oggi, perdiamo una figura di spicco, un medico che sempre difeso l’interesse del bene collettivo, della comunità.
Un professionista serio, un uomo coraggioso, che ha speso la sua vita a curare e a salvare gli altri. Un medico che pretendeva, con tutte le sue forze, una sanità pubblica, aperta a tutti, senza distinzione di sesso, razza o religione.