L’Onu è uscito allo scoperto per quanto riguarda i cambiamenti climatici. Siamo in una situazione da codice rosso, ma si può ancora fare qualcosa per evitare la catastrofe.
La situazione del nostro pianeta è grave. In questi ultimi anni abbiamo assistito a fenomeni meteorologici fuori dal normale in qualsiasi parte del mondo. Inoltre, da anni, i ghiacciai si stanno sciogliendo e, di conseguenza, il livello dei mari si sta alzando.
Ma non solo. Ci sono gravi situazioni di siccità, intere regioni che bruciano, così come parti del mondo sono interessate da sempre più frequenti inondazioni. Tutto questo è dovuto ad un aumento della temperatura globale. La colpa di tutto questo è dell’uomo, ma siamo ancora in tempo per poter fare qualcosa.
L’Onu è intervenuto sulla questione non nascondendo la gravità: si tratta di codice rosso. Ma ecco che cosa è emerso e che cosa si può fare per cercare di salvare il pianeta dalla catastrofe.
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Cambiamenti climatici: “Situazione da codice rosso”, il comunicato dell’Onu
Tutto è in peggioramento. Pensate che il livello del mare si è alzato di 20 cm nell’ultimo secolo e negli ultimi dieci anni c’è stato un aumento della temperatura media di 1,09 gradi centigradi. Si tratta dell’aumento più rapido da 2000 anni a questa parte. Secondo l’Ipcc i grandi cambiamenti climatici “sono inevitabili e irreversibili”.
Antonio Guterres, segretario generale dell’Onu, è intervenuto dicendo che si tratta di “codice rosso per l’umanità”. Le emissioni di gas serra hanno portato a questa preoccupante situazione e il pianeta sta andando incontro ad una catastrofe. Ma si può fare qualcosa per evitarlo?
Ecco che cosa dice il comunicato:
Forti e costanti riduzioni di emissioni di anidride carbonica e altri gas serra limiterebbero i cambiamenti climatici. Se, da una parte, benefici per la qualità dell’aria sarebbero immediatamente acquisiti, dall’altra potrebbero essere necessari 20-30 anni per una stabilizzazione delle temperature globali.
Insomma, si può fare ancora qualcosa per poter rimanere sotto la soglia di 1,5 gradi centigradi e salvare il pianeta a condizione che si operi in fretta e in modo continuativo.