Le Olimpiadi di Tokyo continuano a regalare delle gioie immense: l’Italia dell’atletica leggera conquista la medaglia d’oro nella 4×100 maschile.
Ciò che sta succedendo alle Olimpiadi di Tokyo è qualcosa di straordinario. Ma non confondiamo lo straordinario con il fantascientifico. Perché dove c’è lo sport, c’è il sacrificio, c’è il sudore, c’è la voglia di riscatto e una vita all’insegna della bellezza. Quella che può capitare in una finale olimpionica, alle ultime battute.
Parliamo della 4×100 maschile dell’atletica leggera. La staffetta porta il nome degli straordinari Lamont Marcell Jacobs, Lorenzo Patta, Eseosa Fostine Desalu e Filippo Tortu. La medaglia d’oro è al collo. E ancora una volta l’esultanza è quella delle notti e delle giornate più belle.
Una staffetta vinta all’ultimo centesimo, nel verso senso della parole. Tortu, all’ultimo sprint, batte l’avversario della Gran Bretagna avanti fino all’ultimo e poi battuto. E così arriva un altro oro, meritato al 100%, di questi straordinari ragazzi. Ma non è finita qui. È il momento dei numeri.
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Medaglia d’oro per l’Italia nella 4×100: è la prima volta nella storia!
Non era mai successo prima. E questo è già un dato importantissimo. Nella staffetta 4×100, dell’atletica leggera, l’Italia si era avvicinata all’oro solamente nel 1936, alle Olimpiadi di Berlino, quando chiuse al secondo posto dietro gli Stati Uniti d’America, portando a casa un grande argento.
Mentre i due bronzi arrivano ai due estremi dell’argento. Quattro anni prima, a Los Angeles, nel 1932, un terzo posto dietro la Germania seconda e gli Stati Uniti d’America sempre primi. Nel 1948, invece, a Londra l’Italia arrivò a prendere sempre la medaglia di bronzo, dietro la Gran Bretagna seconda e sempre gli USA primi.
Ora, invece, sul tetto delle Olimpiadi c’è l’Italia, che conquista finalmente una storica medagli d’oro, in una storia Olimpiade. Con questa medaglia balziamo a quota 10, al settimo posto, sorpassando, almeno per ora, la Germania.