Siamo solo a luglio, ma già si discute di quello che succederà a settembre in merito alla questione covid e scuola. Il Cts si è già espresso a riguardo.
Settembre, tempo di scuola. E il prossimo sarà il secondo di fila pieno di incognite. Per quanto si andrà a scuola in presenza? Lo scorso anno scolastico era partito alla grande, per poi schiantarsi contro la seconda ondata del virus che in poche settimane ha riportato i ragazzi in dad e l’Italia in lockdown.
Quest’anno con la campagna vaccinale a un buon punto, la situazione dovrebbe essere diversa. Al momento la percentuale del personale scolastico coperto dall’immunità del vaccino ammonta al 73% e il sollecito dell’ordine nazionale dei medici è quello di affrettare il più possibile le somministrazioni in questo settore, coprendo anche coloro che fino a ora sono sfuggiti alla vaccinazione. Ma come si tornerà a scuola a settembre? Il Cts si è già pronunciato.
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Mascherina e distanziamento sociale. Queste saranno le misure in primis adottate obbligatoriamente in tutte le scuole a settembre quando si tornerà tra i banchi. Ovviamente, misure applicabili nel caso in cui le regioni si trovassero in zona bianca o gialla. Per le zone arancioni e rosse scatta l’obbligo di dad come lo scorso anno.
Il tutto dipenderà dalla diffusione della variante delta, che secondo le stime potrebbe diventare prevalente entro fine agosto, e dal numero dei vaccini somministrati, considerando il fatto che a luglio la campagna vaccinale subirà una battuta d’arresto in seguito a una minore quantità di consegne. Per quanto riguarda la soluzione del green pass proposta da qualcuno per accedere alle strutture scolastiche, il Cts ha già annunciato che non sarà praticabile perché la vaccinazione non è obbligatoria.