E’ stato ritrovato il bambino scomparso nel Mugello: l’annuncio di pochi minuti fa, sorriso ritrovato da tutta la comunità. Le condizioni del piccolo
Il timore, la paura, la speranza e finalmente la gioia, perché il piccolo Nicola Tinturri, il bambino scomparso nel Mugello è stato ritrovato vivo. La notizia è davvero di pochi minuti fa, resa nota dalla Prefettura di Firenze, con il bambino intercettato sulla strada alle porte del paese, lì dove abita con i genitori, da Giuseppe Di Tommaso, un giornalista de “La vita in diretta” che, impegnato nel suo lavoro, avrebbero sentito dei lamenti.
Il piccolo, a quanto pare sonnambulo, era scomparso nella notte tra lunedì e martedì; da allora febbrili le ricerche, con l’utilizzo di cani molecolari ed elicotteri, con lo spettro di rivivere un nuovo caso Denise davvero molto vivo. “Il bambino sta abbastanza bene, è stato caricato sull’ambulanza, aveva gli occhi aperti ed era impaurito” le parole del sindaco del Paese intercettato dal Tg1.
Secondo le prime informazioni, il bambino di appena 21 mesi sarebbe stato ritrovato a tre chilometri da casa sua ed in un burrone.
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Bambino scomparso è stato ritrovato: dove vive la famiglia
Nicola Tanturli, il bambino scomparso sul Mugello è stato ritrovato vivo [Luca Serranò, Romina Marceca] [aggiornamento delle 10:28] https://t.co/Oc8yONA0PN
— Repubblica Firenze (@rep_firenze) June 23, 2021
Fin da subito le indagini avevano escluso un rapimento, anche per il luogo in cui vive la famiglia; la zona – a Palazzuolo sul Senio, località Campanara – al confine con l’Emilia-Romagna è decisamente impervia, quasi selvaggia, tra fitta vegetazione e campi, raggiungibile solo con una jeep attraverso una mulattiera ad 800 metri di altezza nel pieno dell’Appennino tosco-emiliano.
La denuncia arrivata martedì mattina appena i genitori si sono accorti dell’assenza del piccolo; da allora in campo ogni tipo di forza, compreso droni, cani di salvataggio e volontari e circa 200 persone coinvolte in tutto.
https://twitter.com/vitaindiretta/status/1407610081873629185
Il maresciallo Porfida, comandante della stazione dei carabinieri locale, è stato tra i primi ad abbracciarlo, per poi accompagnarlo dai sanitari che hanno subito prestato i primi soccorsi.