Mix vaccini, cosa si sa sulla seconda dose: l’evidenza che emerge dagli studi

Cresce la discussione intorno all’argomento mix vaccini dopo il divieto di somministrare la seconda dose Astrazeneca agli under 60.

Vaccini anti-Covid
Vaccini anti-Covid (Fonte Getty Images)

Seconda dose Astrazeneca vietata agli under 60 che lo hanno ricevuto in prima somministrazione. Il richiamo dovrà essere fatto con i vaccini a mRna Pfizer o Moderna. Sono le indicazioni del Cts, ma le regioni vanno già in ordine sparso. C’è chi ha accolto la novità e chi invece darà comunque la possibilità di decidere, sotto la propria responsabilità, di ricevere anche in seconda dose il siero anglo-svedese.

E intorno all’eventualità del mix dei vaccini sta montando la discussione, con una fiducia della popolazione che comincia a vacillare a causa dei continui cambi di programma in corsa. Presto il Cts si pronuncerà nuovamente, ma secondo il direttore della Prevenzione Gianni Rezza il vaccino eterologo è fortemente raccomandato soltanto con un richiamo a base mRna, mentre alcuni studi dimostrano l’elevata risposta immunitaria e il ridotto rischio tromboembolitico.

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Mix vaccini: su altre malattie ha funzionato

Covid-19 vaccini
I vaccini Covid-19 (Getty Images)

Il vaccino russo Sputnik contro il coronavirus, non ancora approvato in UE, per esempio, è già un siero eterologo perché utilizza due diversi adenovirus per la prima e la seconda dose. La sua efficacia è di quasi il 92%.

Ma se c’è dello scetticismo sui vaccini contro Sars-Cov-2, alla fine degli anni ’80 la stessa tecnica di mixare i vaccini è stata usata per combatter il virus dell’Hiv, con ottimi risultati. Inoltre,  dalla Spagna arrivano risultati concreti e incoraggianti sul contrasto al coronavirus. Qui circa 650 persone si sono sottoposto a un test che prevedeva la somministrazione di Astrazeneca e un richiamo con Pfizer dopo otto settimane. I risultati parlano chiaro: il mix è in grado di inattivare il virus più di qualsiasi altra combinazione di vaccini omologhi.

Si attende dunque il parere del Cts per capire il mix vaccinale sarà obbligatorio o le regioni potranno prendere strade autonome, nel frattempo contro lo scetticismo di chi ancora non si è vaccinato, oggi il premier Mario Draghi, nel corso di una conferenza stampa, è stato abbastanza chiaro.

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