Stefania Orlando dice la sua sulla vicenda che ha colpito un cantante di Amici. L’ex concorrente del Grande Fratello si schiera dalla sua parte.
In molti continuano a dire che l’Italia è un Paese con una chiusura mentale molto elevata. E forse non hanno tutti i tori. Troppi, ancora, gli atti di razzismo, discriminatori, fatti per ledere la dignità e la sessualità altrui. Di questo passo il famoso progresso, da non confondere con lo sviluppo, lo vediamo col binocolo. E forse nemmeno più con quello.
Parliamo di ciò, per portare alla luce le parole di Stefania Orlando. L’ex concorrente del Grande Fratello, che ultimamente svolge il ruolo di opinionista a La Vita in Diretta, è piombata sull’argomento, o meglio sulla vicenda, che ha colpito l’ex allievo di Amici, Sangiovanni.
Il ragazzo, nei giorni scorsi, era intervenuto tramite una storia di Instagram per denunciare un fatto molto grave. Uscito di casa vestito di fucsia, un uomo gli aveva urlato contro: “Ma non ti vergogni?”. Lui ha riportato tutto tramite i social, scatenando il dibattito. Precisando che lo ha fatto per evidenziare, ancora una volta, la chiusura mentale di una parte del Paese.
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Il turno di Stefania Orlando: che intervento in televisione!
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Da qualche tempo la vediamo sorridente, spensierato e molto attiva in televisione. Dopo la partecipazione al Grande Fratello è stata chiamata a La Vita in Diretta nel ruolo di opinionista. E proprio Alberto Matano ha deciso di approfondire con lei, il gesto riportato da Sangiovanni, il cantante di Amici.
La Orlando, senza girare intorno al discorso, è intervenuta affermando che: “Non bisogna ruolizzare le persone. Le parole, poi, hanno un peso ed è giusto che vengano denunciate. Se soltanto una persona, in più, capisce l’importanza di tale denuncia, abbiamo fatto un passo in più”.
Parole secche, chiare e concise. Stefania è un’altra di quelle che vede nel progresso, umano, una fase chiave per l’emancipazione dell’essere umano. Dall’altra parte, però, non è per il “porgi l’altra guancia”, ma per la denuncia bella e buona, di modo che le persone possano rendersi conto dove c’è apertura o chiusura mentale.