Christian Eriksen, il selfie in ospedale che rassicura tutti: le condizioni

Il calciatore Christian Eriksen, dopo il grande spavento durante Danimarca-Finlandia, si è miracolosamente ripreso e ora rassicura tutti con un selfie

Christian Eriksen in campo
Christian Eriksen, calciatore danese (Getty Images)

Sono stati attimi terrificanti quelli vissuti tre giorni fa al Parken Stadium di Copenaghen durante Danimarca-Finlandia, gara valida per Euro 2020. Verso la fine del primo tempo il centrocampista della Nazionale danese e dell’Inter, Christian Eriksen, ha un improvviso malore e si accascia a terra privo di sensi. A salvare la vita al calciatore, salvato dopo l’arresto cardiaco dal compagno Simon Kjaer e dai repentini soccorsi medici. Miracolosamente il calciatore si è ripreso e ora si trova in ospedale nella capitale danese per capire con ulteriori accertamenti a cosa sia dovuto il malore. Nel frattempo il centrocampista rassicura tutti con un selfie proprio dall’ospedale dove afferma di stare bene e ringrazia per l’affetto ricevuto in questi giorni.

Christian Eriksen sta bene e rassicura con un selfie: “Sto bene, grazie per l’affetto”

 

 

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Il peggio è passato per Christian Eriksen, che ora si prepara a essere dimesso dall’ospedale di Copenaghen. Infatti dopo il tremendo malore che ha spaventato il mondo del calcio e non solo durante Danimarca-Finlandia, il centrocampista si è ripreso bene e ora sembrerebbe pronto a lasciare il ricovero.

Oggi attraverso il suo profilo Instagram rassicura tutti con uno splendido selfie sul suo profilo Instagram in cui si mostra sul letto dell’ospedale sorridente e con il pollice in su. Nella descrizione scrive: “Ciao a tutti. Un grande grazie per i vostri dolci e sorprendenti saluti e messaggi da tutto il mondo. Per me e la mia famiglia significa molto. Sto bene, nonostante le circostanze. Devo ancora fare alcuni esami in ospedale, ma mi sento bene. Ora tiferò per i ragazzi della Danimarca nelle prossime partite”. Proprio giovedì infatti potrebbe essere allo stadio a sostenere i suoi compagni, ma ancora non è sicuro.

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