La decisione del Cts è arrivata: AstraZeneca verrà somministrato solo agli over 60. Ad annunciarlo il ministro della Salute Roberto Speranza.
Giornata concitata in cui si sono susseguiti una serie di pareri, ma alla fine la decisione del Cts è arrivata. Il siero AstraZeneca verrà obbligatoriamente somministrato soltanto agli over 60. Inoltre, chi al di sotto di questa soglia ha già fatto la prima dose con il preparato anglo svedese, dovrà fare il richiamo con Pfizer o Moderna, i due vaccini a base mRna.
La decisione è arrivata in seguito alla morte della 18enne Camilla Canepa, vaccinata con AstraZeneca a fine maggio e deceduta ieri a causa di una trombosi del seno cavernoso. La giovane soffriva di una piastrinopenia autoimmune, per cui si sospetta che la somministrazione del siero su questa patologia abbia potuto provocare i trombi che hanno portato al decesso.
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Nella giornata di oggi è finito nel mirino dell’opinione pubblica Francesco Paolo Figliuolo, Commissario all’emergenza. Il generale è stato accusato di non aver fermato gli open day riservati anche ai giovani del siero anglo svedese, nonostante il Cts avesse raccomandato tempo fa la somministrazione soltanto agli over 60. Sui social si era diffuso l’hashtag #Figliuolodimettiti, mentre nel frattempo la raccomandazione è diventata divieto.
Ad annunciarlo il ministro della Salute Roberto Speranza durante una conferenza stampa che si è svolta questo pomeriggio. Gli fa eco Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico: “E’ mutato lo scenario epidemiologico, il rapporto tra benefici e potenziali rischi cambia non solo in funzione dell’età delle persone. All’esito di una valutazione straordinariamente accurata, scrupolosa e meticolosa, è stata presa questa decisione”.
Nel corso della giornata sono anche cominciate le indagini sulla morte di Camilla Canepa. Gli investigatori, dopo aver appurato la patologia della quale la giovane soffriva, stanno cercando di capire se era stata indicato nel modulo consegnato prima della somministrazione. In caso affermativo, responsabilità potrebbero ricadere sul medico vaccinatore.