Maxi multa da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per alcune compagnie aeree a basso costo tra cui Ryanair. Ecco i motivi della sanzione
Il settore del turismo e quindi anche quello dei trasporti aerei, è stato uno dei più duramente colpiti dalla pandemia da Covid-19 che oramai da oltre un anno ha posto freni e limitazioni alla circolazione.
Le compagnie aeree a basso costo costituiscono un’ importante opportunità per viaggiare a prezzi ridotti. A questa convenienza corrisponde un livello di qualità dei servizi verosimilmente diverso rispetto a quello delle compagnie aeree tradizionali. La strategia delle low cost appare infatti improntata essenzialmente sul risparmio e sulla massimizzazione del profitto. Non è raro, infatti, che il personale di bordo spesso tenti di vendere prodotti come profumi e quant’altro al cliente che è lì per viaggiare.
Nonostante ciò, le compagnie low cost hanno sempre mantenuto un certo standard dal punto di vista di biglietti venduti, in virtù della loro competitività dal punto di vista economico. Per questo, lo specifico comparto sta risentendo moltissimo delle restrizioni dovute alla crisi epidemiologica ancora in atto.
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Multa dell’antitrust per Ryanair e altre low cost: i motivi
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato Ryanair, EasyJet e Volotea rispettivamente per Euro 4,2 milioni, 2,8 milioni e 1,4 milioni. Il motivo di queste maxi multe è da rinvenirsi nel mancato rimborso dei biglietti acquistati dopo il 3 giugno 2020, una volta venute meno le restrizioni legate alla pandemia.
Indubbio è il fatto che il settore stia attraversando un momento di crisi davvero storico. Altrettanto certo, però, è che a rimetterci non debbano essere i passeggeri che scelgono tali compagnie low-cost proprio in virtù del vantaggio economico che ne deriva.