Caso Denise Pipitone, un nuovo testimone accusa Jessica. Secondo quanto ha rivelato sarebbe stata coinvolta nel rapimento
Sul caso di Denise Pipitone, bimba scomparsa a Mazara del Vallo in Sicilia nel 2004, emergono nuovi clamorosi elementi. I media hanno rinnovato la loro attenzione su questa triste vicenda a seguito della verifica dell’identità di Olesya Rostova.
Quest’ultima è una ragazza russa che, nel corso di un’apparizione in tv, aveva dichiarato di ricercare i suoi veri genitori. A quel punto, notando anche una certa somiglianza con Denise, si è proceduto con l’effettuare i vari test ed analisi che hanno dato purtroppo esito negativo.
A distanza di 17 anni dalla scomparsa della piccola ora sorgono nuovi elementi che potrebbero portare finalmente ad una svolta. La mamma della bambina, Piera Maggio, non ha mai mollato di un centimetro nemmeno per un secondo. In tutti questi anni, grazie alla sua forza, non ha smesso di lottare per la verità e per ritrovare sua figlia.
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Nella puntata di oggi di “Domenica Live” è stata mandata in onda una nuova clamorosa testimonianza da parte dell’ex fidanzato di Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise. L’uomo ha dichiarato: “quando ho visto in televisione Piera Maggio più volte a lanciare appelli per ritrovare sua figlia Denise, salvo poi scoprire che il vero padre della bambina era Pietro Pulizzi, ho avuto il sospetto che quest’ultima, Jessica, avesse portato a compimento tale efferato atto. A tal proposito mi disse che come aveva sofferto lei adesso dovevano soffrire gli altri. Ho insistito per sapere se lei avesse a che fare con la scomparsa di Denise- spiega l’ex fidanzato di Jessica– ma lei mi rispondeva in maniera evasiva. Ricordo però dal tono in cui mi disse la frase di cui sopra, e della maniera evasiva in cui mi rispondeva, ho avuto la sensazione che era stata lei a commettere quel gesto criminoso“.