“Era di pandemie” La previsione degli scienziati mette i brividi: i dettagli

Un pool di 26 scienziati ha fatto una previsione, basata su dati scientifici, secondo cui ci stiamo accingendo ad affrontare un’era di pandemie.

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Infermiere bardato contro il coronavirus (fonte: Getty Images)

Age of pandemics“: è stata definita così l’epoca che ci apprestiamo a vivere secondo un pool di 26 scienziati. I dati sono stati presentati oggi a Roma, durante il Global Health Summit a cui ha presenziato anche Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. Quella del coronavirus, quindi, potrebbe non essere l’unica pandemia che ci ritroviamo ad affrontare nel giro di pochi anni.

Tuttavia, secondo gli scienziati, le prossime emergenze sanitarie potrebbero essere evitate. “La frequenza e la natura delle prossime pandemie dipendono fortemente dalla nostra capacità di adottare stili di vita sostenibili” dice la ricerca, suggerendo una serie di investimenti che le potenze mondiali dovrebbero affrontare per rafforzare la prevenzione.

In primis, è necessario garantire ai Paesi più poveri un accesso più facilitato a cure e vaccini perché queste aree, spesso prive anche delle più basiche strutture sanitarie, possono diventare focolai di infezione. Inoltre, investire nella ricerca e nell’innovazione, oltre che nella condivisione dei dati per quanto riguarda la sorveglianza delle malattie.

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Vivremo un’era di pandemie, ma il covid non farà più paura

Secondo gli scienziati, il Sars-Cov-2 si trasformerà da un virus pandemico e un virus endemico. Questo significa che dovremo abituarci a conviverci e che il nostro corpo si adatterà alla sua presenza tanto da diventare simile a un’influenza stagionale.

Gli esperti infatti sono sicuri che il coronavirus responsabile della pandemia che stiamo vivendo stabilizzerà la sua curva con probabili picchi stagionali a causa dell’abbassamento dell’immunità naturale. Quest’ultima potrebbe subentrare nel caso in cui il virus dovesse raggiungere mutazioni non coperte dagli attuali vaccini.

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