Mischa Barton, attrice che interpretava Marissa Cooper in The O.C., torna a parlare a parlare del suo addio alla serie televisiva. E le accuse non mancano
La morte di Marissa Cooper, nel finale della terza stagione di The O.C., è uno di quei ‘traumi televisivi’ che nessuno supererà mai, un po’ come è accaduto con Derek Shepherd in Grey’s Anatomy. Ma gli autori, però, non potevano fare diversamente, perché è stata proprio l’attrice che interpretava la rampolla di Newport Beach, Mischa Barton a decidere di lasciare la fortunatissima serie ambientata in California nei primi anni duemila. Ed è proprio lei a parlare dei motivi del suo addio a The O.C. in un’intervista a ‘E! News”, svelando alcuni retroscena delle riprese.
E quindi, dopo anni di silenzio, è stato stracciato il velo di Maya. Presa, infatti, dall’imbarazzo e dal suo carattere timido, Barton non aveva mai parlato di quanto succedeva dietro le quinte, ma sono proprio alcuni episodi successi ad aver convinto l’attrice a mollare il personaggio che l’ha consacrata davanti ai telespettatori.
“C’era una sorta di bullismo generale da parte di alcuni degli uomini sul set – ha iniziato la nostra Marissa – alcuni erano molto cattivi con me. Non era l’ambiente ideale per una ragazza giovane e sensibile, che doveva anche affrontare la celebrità”. Quindi, tra un’invasione continua nella sua vita personale, i muri innalzati per proteggersi, ha preferito sé stessa.
Ma la serie l’ha sempre adorata, anche se, a volte, stentava a capire anche il suo personaggio, troppo lontana da Mischa Barton: “Non sapevo dove stesse andando. Ci ripenso con affetto, ma penso che alcune persone l’abbiano gestita male. Sentivo di non poter più andare avanti”, ha raccontato ancora. E per quanto riguarda la sua uscita di scena, be’, quella è stata “epica e memorabile”, ha concluso. Noi, però, non siamo certi che il pubblico la pensi proprio alla stessa maniera.