Prosegue il caso che coinvolge Ciro Grillo e altri tre amici, accusati di violenza sessuale di gruppo. Oggi sono emerse delle chat che potrebbero compromettere il gruppo
Stanno emergendo nuovi dettagli sulla vicenda che coinvolge Ciro Grillo, figlio del garante del Movimento 5 Stelle Beppe, e altri suoi tre amici accusati di violenza di gruppo da una ragazza italo-norvegese. I fatti risalirebbero a luglio 2019 quando la comitiva di Grillo ha trascorso le vacanze in Costa Smeralda nella villa di proprietà del comico genovese. Le indagini stanno proseguendo fittamente in queste settimane, tanto che sul suo canale YouTube Beppe Grillo ha pubblicato un video in difesa di suo figlio. Un video che ha sollevato non poche polemiche perché l’uomo ha usato parole molto forti nei confronti della presunta vittima dello stupro.
Nonostante i ragazzi si siano sempre difesi affermando che sì, c’è stato sesso di gruppo ma è stato consenziente da parte della ragazzi, in queste ore sono emerse delle chat che smonterebbero questa loro versione, rafforzano quindi la tesi dell’accusa.
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Le conversazioni “incriminate” sono avvenute tra Edoardo Capitta, uno dei ragazzi presenti nella villa quella notte, e un suo amico esterno alla vicenda. “3 Vs 1” scrive il ragazzo all’amico, parlando di tre ragazzi contro una ragazza. Tre perché il gruppo era d’accordo nel proteggere Vittorio Lauria, l’unico fidanzato della comitiva, in modo che la sua ragazza non sospettasse di nulla. Capitta poi si spinge oltre, confessando la presenza di quattro video: “C’era anche il cameraman, sai che non me le faccio scappare queste occasioni. Ho quattro video facili facili” scrive.
Di lui scrive come fosse “ubriaco marcio“, della ragazza invece confessa “all’inizio non sembrava che volesse“, additandola con epiteti irripetibili. Nelle conversazioni avvenute qualche giorno dopo proprio con Ciro Grillo che gli chiede di mandargli “quei video”, Capitta si rifiuta dicendo che non li manda a nessuno. Resta quindi ancora da capire se abbiano girato sul web.