Denise Pipitone, parla la vicina di Anna Corona: la ricostruzione e l’ultima smentita

La Vita in Diretta ha dato due importanti contributi sul caso di Denise Pipitone, del quale si parla tanto in queste settimane. Ecco che cosa è successo nel programma di Rai 1 condotto da Alberto Matano.

Giacoma
Ex vicina di Anna Corona (screenshot RaiPlay)

Alberto Matano in queste settimane a La Vita in Diretta si sta occupando veramente molto del caso di Denise Pipitone. Infatti, dopo 17 anni, le cose si stanno muovendo. Pare che alcune persone stiano parlando dopo tanto tempo e che si stia indagando sugli errori e i depistaggi commessi dalla magistratura.

In queste settimane ci sono novità ogni giorno. Dal caso russo di Olesya, alla segnalazione di una ragazza dal nome Denise, alla lettera anonima arrivata all’avvocato Frazzitta che segnala particolari inediti e riscontrati. Inoltre, La Vita in Diretta ha fatto due importanti interviste a due persone molto vicine a due protagonisti di questa vicenda.

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Denise Pipitone: due importanti contributi al caso

Giusi Della Chiave
Figlia di Della Chiave (screenshot RaiPlay)

Con l’aiuto delle sue inviate, Alberto Matano ha dato due importanti contributi al caso di Denise Pipitone. La prima è l’intervista all’ex vicina di Anna Corona. La signora Giacoma ha detto che quel giorno della scomparsa di Denise arrivarono nel palazzo quattro poliziotti. Videro Anna Corona, ma non andarono nel suo appartamento al primo piano, ma in quello della signora Giacoma.

Quest’ultima ha detto:

Hanno visto la foto di un mio parente e lo hanno anche riconosciuto, ma sono rimasti a parlare con me senza cercare, senza guardare da nessuna parte. Sapevano benissimo che non era la casa di Anna Corona

Non solo, ma la donna ha anche detto di essere stanca di essere additata come un’assassina perchè la sua sola colpa era quella di abitare nello stesso palazzo di Anna Corona, ma non sapeva assolutamente nulla.

La seconda intervista, invece, è stata fatta a Giusy, la figlia di Della Chiave, il sordomuto della prima testimonianza che aveva fatto capire di aver visto la bambina portata via da due persone con una barca sotto un cavalcavia. Ebbene, la figlia ha smentito quelle parole:

Non è vero niente, lui raccontava da sempre quelle cose, sono cose della sua infanzia, le diceva sempre anche a noi. Lui non lavorava nemmeno in quel magazzino. Come sono arrivati a lui? Poi aveva un problema agli occhi, non l’ha neanche vista la foto sul telefonino che gli hanno messo davanti. Se avessimo visto o saputo qualcosa avremmo parlato subito. Mi dispiace, lo sto dicendo con il cuore.

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