L’accelerazione legata alle somministrazioni del vaccino Covid prosegue: da Pfizer a AstraZeneca, tutte le novità su questo fronte. I dettagli
Procede a vele spiegate il piano vaccinale italiano. Anche oggi, più di 300mila persone sono infatti state immunizzate, in tutto e in parte, per il Covid-19. Un passo avanti, quindi, per uscire finalmente dall’incubo in cui il mondo, e l’Italia tra le prime, si trova da circa un anno. Ma le novità arrivano soprattutto per i sieri che vengono utilizzati, sia Pfizer, sia AstraZeneca.
Per quanto riguarda il vaccino statunitense, è stata fissata una tempistica precisa per la seconda dose. Rimangono quindi 21 i giorni che trascorreranno tra la prima inoculazione di Pfizer e il richiamo. Con il commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo che ha chiarito: “Riguardo alle disposizioni sulle somministrazioni dei vaccini e i tempi per il richiamo, il punto di riferimento sono i pronunciamenti del Cts”.
Per il siero britannico, invece, ci sarà un’accelerata ulteriore anche tra gli under 60 affinché le dosi già comprate non rimangano inutilizzate o restino nei frigoriferi. Su questo, è intervenuto l’Agenzia italiana del farmaco che ha ribadito la precedente posizione. “Sulla base dei casi osservati, abbiamo detto che il beneficio/rischio è progressivamente sempre più favorevole al crescere dell’età”, ha spiegato Patrizia Popoli, presidente della Commissione tecnico scientifica dell’Aifa.
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L’accelerata, però, arriva anche grazie a nuovi slot. A maggio si sfioreranno i 17 milioni di dosi disponibili, mentre a giugno si toccherà la cifra record di 25 milioni. E questa nuova fruibilità ha fatto nascere un’iniziativa nella regione Lazio: dal 17 maggio, infatti, anche gli ultraquarantenni potranno ricevere la prima dose di AstraZeneca o Johnson & Johnson. Ciò purché si rechino dal proprio medico di base. Non solo: sempre nel territorio amministrato dall’ex segretario del Pd, Nicola Zingaretti, ci potrebbe essere un ‘open day’ dedicato a chiunque voglia immunizzarsi. La sterzata, insomma, c’è stata, e forse a breve si vedrà anche la luce in fondo al tunnel.