Il Green Pass per circolare liberamente in Italia sarà a pagamento. Le dichiarazioni del dottor Roberto Carlo Rossi: “Non rientra nelle prestazioni convenzionate”
E’ intervenuto recentemente all’Agi, il presidente dell’Ordine dei medici di Milano a parlare della situazione Green Pass. Finalmente arrivato quasi come unico elemento di salvezza per permettere ai cittadini di spostarsi liberamente, potrebbe cadere presto nelle polemiche. Il motivo? A quanto pare il servizio non rientrerebbe nelle prestazioni convenzionali gratuite, alle quali i pazienti posso fare richiesta presso il loro medico di base.
Dunque sarà un servizio a pagamento, come sottolinea Roberto Carlo Rossi, il quale avverte: “Alcuni pazienti quando gli viene detto che è a pagamento si tirano indietro”. In un momento come questo, sembra fondamentale incentivare le persone, non certo fargli fare passi indietro.
Gree Pass a pagamento: “I medici sono liberi professionisti”
Inutile aprire una polemica su quanto determinati medici abbiano costruito le loro torri di avorio negli ultimi mesi. La questione qui è un’altra. Il Green Pass, che permette ai cittadini in zona rossa e arancione, dopo essere risultati negativi, vaccinati o guariti dal covid, di circolare liberamente in Italia, sarà a pagamento. E c’è già chi storce il naso. L’iniziativa è un grande traguardo, visto che fino a pochi mesi fa il mondo scopriva il tampone rapido, e con i vaccini adesso la libertà sembra a un passo.
Impossibile fare altrimenti, secondo il presidente dell’ordine dei Medici di Milano: “Il green pass al momento non rientra nell’elenco di prestazioni convenzionate – conclude -non dimentichiamo che i medici di base sono liberi professionisti, non dipendenti del servizio sanitario pubblico”.