Parole a dir poco vergognose quelle espresse da una ragazza in relazione alla lotta contro il Covid: il video diventa virale in pochi secondi.
Ciò che deve esserci alla base di una società sana è sicuramente l’educazione. Senza quella siamo persi in partenza. Educare i giovani al rispetto, alla comprensione (dei testi e delle personalità), alle diversità che potranno trovarsi dinanzi agli occhi, è sinonimo di una società che punta all’emancipazione dell’essere umano.
Ma se continuiamo a regalare loro stereotipi, miti e luoghi comuni, che si alimentano nel tempo, dove andremo a finire? Questo potrebbe essere un punto di domanda. Lo stesso che sorge dopo aver visto un video, divenuto virale in pochi secondi, di una ragazza che parla della lotta al Covid, un “mostro” che ancora oggi attanaglia le vite di tantissimi italiani e non.
Le parole della ragazza sono tutt’altro che pregne di rispetto. Lo shock dopo aver udito parole simili è stato tanto e il video, come poc’anzi detto, non poteva che divenire reale in pochi secondi. Tante le reazioni, molte delle quali hanno evidenziato lo sconforto generale. Ma dopo sconforto e indignazione può arrivare una riflessione più accurata sull’accaduto?
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Parole vergognose nei confronti degli anziani: dopo il Covid “non andrà tutto bene”
Il motto lo ricordiamo tutti: “Andrà tutto bene”. Pessimo già dalla nascita. Perché punta a esorcizzare il problema prima che questo si espanda e colpisca le nostre vite. Un modo per non sentirlo nemmeno il problema, con la paura che avanza e il coraggio che si rintana, sempre di più, fino a essere obliato. Poi, i risultati, si vedono nel video in cui viene intervistata questa ragazza.
Lo dice francamente e senza fronzoli per la testa: “Alla fine siamo ragazzi, ci siamo stufati. Non colpisce a nessuno di noi. Nemmeno mio padre che ha 50 anni becca il Covid. Alla fine muoiono solo gli anziani. Pure i miei nonni lo sono. E se devono morire che morissero”.
Già dall’inizio della frase si capisce che la ragazza non ha molta consapevolezza di ciò che dice. Ma il resto è davvero sconcertate se non imbarazzante. Però, ripetiamo ancora una volta, oltre l’indignazione, non pensiamo che alla base di tutto ciò ci sia una mancata educazione, generale, in famiglia coma a scuola, al rispetto verso le vite altrui, nei confronti di questi ragazzi che sembrano crescere sempre più smarriti?