Arriva un altro attacco di Fedez al partito della Lega. Il rapper è scatenato, poi ammettere di aver peccato in tempi non sospetti.
Non si placano le polemiche attorno il caso Fedez. Il rapper, da qualche giorno a questa parte, ha pubblicato un video in cui faceva sentire la registrazione della telefonata con i vertici di Rai 3. In ballo c’era il suo testo, censurato, da portare sul palco del Concerto del 1 maggio. Di lì a pochi istanti è scattata la polemica e gli attacchi con la Lega.
Il partito di Matteo Salvini, e non solo, è partito all’attacco del rapper. Quest’ultimo non ha mai smesso di rispondere alle provocazioni. Anzi, nelle ultime ha risposto attraverso video e stories su Instagram elencando alcuni aspetti, del presente e del passato, che non smorzano di certo sulla polemica.
L’attacco di Fedez è diretto proprio a Matteo Salvini, anche se nella storia in questione non lo nomina. Poi, in un atro spezzone social, ammette di aver peccato anche lui. Il peccato commesso, però, non ha fatto sì che la sua testa si chiudesse. Anzi… lo spiega direttamente lui cos’è successo.
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Il nuovo attacco di Fedez: poi lancia anche una proposta provocatoria (e non)
Fedez è di nuovo scatenato. Usa i social, come sempre, per attaccare di nuovo la Lega. Anzitutto chiarisce subito una cosa: “Cari amici politici, vorrei ricordarvi che io non sono un vostro collega, ossia un politico, ma un rapper. C’è un bella differenza tra il mio ruolo e il vostro. Detto questo, assieme ad alcuni amici artisti, siamo stati gli unici ad aprire un fondo per aiutare i lavoratori dello spettacolo, raccogliendo più di 4 milioni di euro”.
Il rapper torna all’attacco dando ancora dei numeri (in senso buono ovviamente). Poi, lancia una proposta provocatoria (e non): “Fate una bella cosa, decurtatevi un po’ del vostro 2×1000 che ricevete come finanziamento ai partiti e donatelo ai lavoratori dello spettacolo, che dite, ci state?”.
Insomma, Fedez è davvero una furia, e lo si può vedere benissimo dalle stories pubblicate su Instagram. Alla fine ammette di aver peccato anche lui, in passato. Con un testo giudicato omofobo e anche contro le persone transessuali. Poi, però, afferma: “A quel punto ho invitato una ragazza transessuale a parlare del problema. Sono uno con la mente aperta, se sbaglio cerco di rimediare. Lì fuori, invece, c’è ancora qualcuno che brucerebbe suo figlio se nascesse omosessuale”.