Grave lutto nel mondo del giornalismo. Addio ad una celebre cronista, professionista del settore di grandissima esperienza
Si è spenta a Roma la giornalista Rita Di Giovacchino, celebre cronista. La donna aveva 74 anni ed è deceduta all’ospedale Spallanzani dove era ricoverata (da circa un mese) a causa del Covid. Bergamasca di nascita, all’inizio della sua carriera si è occupata di cronaca giudiziaria. Ha lavorato presso l’Ansa e “Il Messaggero”, famoso quotidiano nazionale. Curava anche un blog su “Il fatto quotidiano”.
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La scomparsa di Rita Di Giovacchino: grave perdita per il mondo del giornalismo
La giornalista Rita Di Giovacchino era una delle croniste più preparate riguardo a casi come il rapimento e omicidio di Aldo Moro avvenuto nel 1978. Lei era stata infatti ragazza duranti gli anni ’70, periodo di grande fermento giovanile che ricordava sempre con piacere, come riportato da “Il Messaggero”.
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Tante le opere scritte da Rita Di Giovacchino. Fra i suoi libri, ricordiamo: Scoop mortale, storia di un giornalista Kamikaze, Storie di alti prelati e gangster romani, Il libro nero della Repubblica: Criminalità e politica 1960-2018. Ma anche “Stragi. Quello che Stato e mafia non possono confessare” edito da Castelvecchi nel 2015. La giornalista era anche infatti grande esperta di casi di stragi mafiose come quella di Capaci in cui venne coinvolto il giudice Giovanni Falcone, sua moglie e i membri della scorta. Mentre il “Il libro nero della Repubblica: Criminalità e politica 1960-2018“ edito da Castelvecchi nel 2019, risulta essere il compendio delle sue inchieste che cercavano di far luce anche sul potere di Giulio Andreotti, personaggio politico fra i protagonisti assoluti della prima Repubblica.