Galli e la festa scudetto dell’Inter: “Se dovessero risalire i contagi…”

Sono ore di grande festa per i tifosi dell’Inter dopo la conquista del diciannovesimo scudetto. Massimo Galli ha fatto il punto della situazione su quanto si è visto per le strade di Milano

La festa scudetto dell'Inter a Piazza Duomo
La festa scudetto dell’Inter a Piazza Duomo (Screenshot video)

Massimo Galli era molto atteso nelle ultime ore. Il primario di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano è diventato ormai un punto di riferimento per milioni di italiani alle prese con la pandemia da Covid-19. E nelle ultime ore gli episodi verificatisi per le strade, soprattutto a Milano, stanno facendo discutere non poco. I tifosi dell’Inter, infatti, si sono riversati in centro facendo esplodere la loro incontenibile gioia per lo scudetto appena conquistato in via aritmetica. Una gioia, però, che pare fare a pugni con l’epoca che tutti noi stiamo vivendo.

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Di certo, il mancato rispetto del distanziamento, gli evidenti assembramenti creatisi e talvolta anche il mancato utilizzo della mascherina hanno fatto storcere il naso. Immagini che inevitabilmente cozzano con la propagazione del virus e le regole che da mesi i cittadini sono costretti a rispettare. La polemica è diventata anche di dominio politico nelle ultime ore e ha investito anche il sindaco Sala. E sulla vicenda non poteva mancare il parere di uno dei virologi più attesi e rispettati in tempi di pandemia.

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Assembramenti per lo scudetto dell’Inter: la risposta di Galli

Massimo Galli in primo piano
Massimo Galli (Screenshot video)

Molti si aspettavano dure critiche alle immagini viste per strada in occasione dei festeggiamenti dell’Inter. In realtà, il noto virologo pare avere un atteggiamento, sì preoccupato, ma più per il quadro generale che per il possibile focolaio scudetto. Ai microfoni di ‘Fanpage’, ha sottolineato infatti: “Se dovranno aumentare, cosa che non mi auguro ma temo, andranno oltre quanto successo per la festa scudetto dell’Inter. E non lo dico perché sono interista”. Aggiunge poi sulla situazione pandemica: “Incideranno quindi le riaperture e le scuole? Sì, cose che muovono ogni giorno milioni di persone, non solo i 30mila che sono andati in piazza per lo scudetto, che comunque hanno sbagliato”. Sottolinea poi come gli effetti delle nuove riaperture si vedranno da qui a 28 giorni.

 

 

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