Ancora delle novità riguardanti il caso Denise Pipitone. La procura di Marsala torna a indagare sulla scomparsa della piccola, risalente al 2004
Uno dei casi di cronaca più famosi e seguiti degli ultimi 20 anni, quello riguardante la scomparsa di Denise Pipitone. Dalle dichiarazioni recenti dell’ex pm – che indagò sui fatti al momento della scomparsa – Maria Angioni, fino al caso Olesya Rostova. Dopo più di 17 anni dunque, la procura di Marsala è pronta a tornare sul caso, per ulteriori indagini. La volontà dei magistrati è quella di provare a capire se, durante tutti questi anni, l’inchiesta è stata soggetta a depistaggi o a errori.
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La giudice Maria Angioni, allora pm incaricata del caso della sparizione, ha infatti rivelato alla procura le sue perplessità, nell’ambito dell’inchiesta di alcune irregolarità. Questi e altri sospetti hanno dunque portato la procura di Marsala a tornare a investigare sul caso.
Hanno fatto molto discutere le parole dell’ex pm Maria Angioni, adesso giudice a Sassari, sul caso Denise Pipitone. La donna, intervenuta in Rai nella trasmissione Ore 14, aveva fatto sapere di aver avuto il sospetto di fuga di notizie nell’ambito dell’inchiesta. “Dopo tre giorni tutte le persone sottoposte a intercettazioni sapevano di essere intercettate”, aveva dichiarato la donna.
Adesso la procura di Marsala, che ha sentito anche la Angioni, è tornata a indagare sui fatti e sulla regolarità dell’inchiesta. La giudice è stata ascoltata come persona informata sui fatti. Un giallo irrisolto che continua a tenere col fiato sospeso, anche se in questo casi si andrà a verificare la regolarità delle operazioni di inchiesta svolte nei momenti successivi alla scomparsa di Denise.