Aurora Ramazzotti non condivide il monologo di Pio e Amedeo sul politically correct e attacca: “Presunzione di decidere cosa sia offensivo”
Si chiude il sipario del primo programma condotto e ideato interamente dal duo comico Pio e Amedeo. Nelle tre settimane in questo è andato in onda, ha sbaragliato l’intera concorrenza televisiva, superando i 4 milioni di spettatori a puntata. Anche nella serata conclusiva sono stati tantissimi gli ospiti illustri saliti sul palco con loro due, come Eros Ramazzotti o Laura Chiatti. Ad attirare la maggiore attenzione però è stato il monologo fatto a metà serata. Infatti i due, consapevoli dei rischi, hanno parlato del politically correct e di tutte quelle parole che sono vietate in Tv come nella vita. Questo monologo però, ovviamente, non è stato condiviso da tutti, in special modo da Aurora Ramazzotti, che sui social attacca.
Pio e Amedeo criticati da Aurora Ramazzotti: si scaglia contro il monologo sul politically correct
Questa cosa che si continui imperterriti ad avere la presunzione di decidere cosa sia offensivo per una categoria di cui non si fa parte e di cui non si conoscono le battaglie, il dolore, le paure, il disagio, la discriminazione..rimane a me un mistero irrisolvibile.
— Aurora Ramazzotti (@therealauroraR) May 1, 2021
Come ormai da tempo, Aurora Ramazzotti si dedica molto a commentare alcuni temi sociali attuali. Per questo motivo non si esime dal criticare anche il monologo di Pio e Amedeo a Felicissima Sera, dove parlano di un uso esagerato del politically correct. Infatti i due ritengono che la cattiveria non stia nelle parole come n***o o f****o, bensì si racchiude nelle intenzioni delle persone che le pronunciano. Secondo la figlia del più noto cantante Eros però non sarebbe così. Infatti in un post sui social scrive: “Il fatto che si continui ad avere la presunzione di decidere cosa sia offensivo per una categoria di cui non si fa parte e di cui non si conoscono le battaglie, il dolore, la discriminazione, per me è un mistero”. Poi rincara la dose su Instagram aggiungendo: “Mi dispiace ma devo dirlo. È d’obbligo distinguere l’esagerazione del politically correct e l’uso di parole che ormai hanno connotazioni spregiative. Si parla di intenzione buona o cattiva, ma utilizzarle in Tv è già una connotazione sbagliata. Si fa ignorando che le persone interessate non vogliono sentire queste parole perché gli fanno male”.