Reddito di cittadinanza, la novità stabilita dal tribunale: cosa c’è da sapere

Storica sentenza da parte del Tribunale di Trani che si è espresso in merito al reddito di cittadinanza. La novità potrebbe rivoluzionare tutto

Reddito di cittadinanza pignorabile
Logo reddito di cittadinanza (fonte: Instagram)

Ci sono casi in cui il reddito di cittadinanza può essere letteralmente pignorato. Infatti, secondo la normativa, il sussidio non rientra tra i crediti non pignorabili e a confermarlo ora è anche il Tribunale di Trani che si è espresso in materia in una sentenza che rivoluziona tutto. Una donna ha deciso di rivolgersi alla giustizia perché il suo ex marito, percettore del sussidio da parte dello Stato, non le versava più alcun assegno di mantenimento.

Il Tribunale le ha infine dato ragione stabilendo che il reddito, appunto, può essere utilizzato anche per provvedere ai bisogni di persone che non fanno più ufficialmente parte del nucleo familiare del percettore del sussidio stesso. Una sentenza che fa rumore, perché fa tremare anche tutte le persone che attualmente lo ricevono e che hanno debiti con il Fisco. Ecco perché

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Reddito di cittadinanza: ecco quando lo Stato lo pignora

Il tribunale ha accolto il ricorso decidendo che l’uomo deve versare parte del reddito di cittadinanza alla sua ex moglie e non sarà direttamente lui a farlo, ma l’Inps. L’Istituto, infatti, verserà all’ex coniuge la parte del sussidio che gli spetta e anzi, il giudice può anche decidere di assegnargli l’intero importo dell’assegno del sussidio.

Lo Stato può decidere di pignorare il reddito di cittadinanza anche nel caso in cui il percettore abbia dei debiti col Fisco e non riesca a saldarli. La decisione del giudice di Trani cita l’articolo 545 del Codice di procedura civile che stabilisce quali sono i crediti che non possono essere soggetti a pignoramento.

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