La Vita in Diretta, caso Mauro Romano: troupe aggredita

A La Vita in Diretta ci sono state delle novità sul caso Mauro Romano, il bambino scomparso da Racale ben 44 anni fa all’età di 6 anni. Ma la troupe sul posto è stata aggredita.

Mauro Romano
Mauro Romano a confronto con Al-Habtoor (screenshot RaiPlay)

Alberto Matano a La Vita in Diretta, nella puntata di martedì 20 aprile, ha dato degli aggiornamenti sul caso di Mauro Romano. All’età di 6 anni ben 44 anni fa è scomparso da Racale in provincia di Lecce e da allora non si è più saputo nulla. Le piste sono state diverse, come le testimonianze. La mamma, inoltre, è convinta che suo figlio sia in realtà Mohammed Al Habtoor, ricco magnate degli Emirati Arabi.

Tuttavia, la troupe del programma di Rai 1, da giorni a Racale per cercare di fare chiarezza su questa storia di cronaca, è stata aggredita dal figlio di uno dei principali sospettati. Ecco che cosa è successo tra le vie del paese pugliese.

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La Vita in Diretta: troupe aggredita

Alberto Matano
Alberto Matano a La Vita in Diretta (screenshot RaiPlay)

Matano dallo studio del programma di Rai 1 ha riassunto il caso di Mauro Romano e poi ha passato la parola all’inviato presente a Racale. Ebbene, quest’ultimo ha descritto gli ultimi avvenimenti, ossia l’individuazione in Vittorio Romanelli, il barbiere del paese, il colpevole del rapimento. Ma la famiglia ha assicurato che lui non aveva un’ Ape car. Chi aveva quella vettura, invece, era Antonio Scala, un uomo accusato di pedofilia.

Questo Scala è stato accusato nel 1978 di aver cercato di estorcere denaro alla famiglia di Mauro Romano autoaccusandosi del rapimento, ma poi questa pista non ha portato a nulla. Nel 2020 l’uomo è stato accusato di abusi su minori. Al paese la troupe de La Vita in Diretta ha fatto delle ricerche e da sempre quell’uomo era tacciato come pedofilo e chi era bambino all’epoca ricorda che i genitori volevano che gli stessero alla larga. Mentre stavano parlando con un signore è comparso proprio il figlio di Antonio Scala.

Il giovane ha iniziato a parlare in dialetto e ha aggredito la troupe cercando di danneggiare le telecamere. Avrebbe detto: “Se scendo dalla macchina spacco le telecamere e vi spacco la testa”. Alla fine ha deciso di allontanarsi e non ci sono state conseguenze.

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