Violenta aggressione a un 17enne: il paese è lo stesso di Willy Monteiro

Violenta aggressione ad un ragazzo di 17 anni: il gravissimo episodio fa tornare alla mente il caso di Willy Monteiro. Il Paese è lo stesso

Polizia di Stato
Una pantera della Polizia di Stato (Getty Images)

Una violenta aggressione si è consumata nei confronti di un 17enne ieri. Un nuovo episodio di criminalità, di violenza inaudita ai danni di un giovane ragazzo, pestato da un gruppo di ragazzi in branco. La povera vittima è stata colpita con calci e pugni che gli hanno provocato le fratture di setto nasale e mascella. Trasportato in codice rosso all’ospedale, il ragazzo fortunatamente non è in pericolo di vita.

I ragazzi, dopo la vile aggressione, si sono poi dileguati facendo perdere le loro tracce. La polizia sta indagando sull’accaduto ed al vaglio è la posizione di due ragazzi che sarebbero stati portati in commissariato. Si è consumato tutto in pieno centro, con i tre aggressori che hanno compiuto il gesto davanti ad altri passanti.

L’episodio è avvenuto a Colleferro, un piccolo comune vicino Roma già scosso dai fatti dello scorso settembre, quando su aggredito e picchiato selvaggiamente a morte Willy Monteiro, il cuoco originario di Capo Verde.

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Violenta aggressione ad un 17enne: le parole del sindaco

Poliziotti
Agenti della Polizia di Stato (Getty Images)

E’ stato il sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna a denunciare l’accaduto in un post su Facebook. “Si tratta di un fatto gravissimo ed inaccettabile – ha scritto – fa venire alla nostra comunità i brividi“. Il primo cittadino è andato giù pesante. “Non possono restare impuniti i giovani che giorno picchiano un giovane minorenne e scappano” ha aggiunto prima di fare un riferimento al caso Willy.

Le nostre ferite – ha scritto – sono troppo aperte su queste questioni“. Impossibile, infatti, non dimenticare l’omicidio di Willy Monteiro, di una brutalità gratuita che colpì l’intera nazione. Ai funerali, addirittura, si presentarono Giuseppe Conte – allora premier – Luciana Lamorgese, ministro dell’Interno dell’epoca e Nicola Zingaretti, governatore del Lazio.

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Agenti della Polizia di Stato (Getty Images)

E Willy Monteiro Duarte fu anche insignito della medaglia d’oro al valor civile dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

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