Puntata difficile quella di domenica 18 aprile per Mara Venier a Domenica In. L’argomento Covid e vaccini ha provocato delle forti reazioni.
Mara Venier, nella 32esima puntata di Domenica In, si è occupata degli aggiornamenti sulla situazione Covid in Italia. Non solo, ma anche e soprattutto com’è la situazione dei vaccini nelle varie regioni del Paese. Diciamo che la situazione è ancora un po’ precaria. Si sta procedendo bene, soprattutto nel Lazio, ma in altre regioni dello stivale si fa un po’ più fatica a rispettare le aspettative e le previsioni.
Per questo motivo, e anche perchè Mara Venier e tutto il team di Domenica In hanno perso da poco una loro collaboratrice per il Covid, il clima in studio era molto teso. La stessa Mara ha pianto a inizio puntata. Inoltre, ad un certo punto, ha anche sbattuto le carte sul tavolo, davvero arrabbiata. A questo si è aggiunto anche lo sfogo di Donatella Rettore in collegamento da casa.
In collegamento da casa, da Castelfranco Veneto, Donatella Rettore ha esternato la sua frustrazione in studio a Domenica In. Infatti, lei è over 60 ma in Veneto, specialmente nella provincia di Treviso, mancano i vaccini.
Inoltre, gli ospedali sono pieni e se qualcuno ha un altro problema rischia di non essere nemmeno curato. “Ma perchè questa disorganizzazione? Da altre parti i vaccini ci sono, perchè qui no? Io ho più di 60 anni e ho altre patologie, non esco di casa volentieri”, ha confessato la cantante.
Donatella Rettore ha detto di essere talassemica e di aver avuto una neoplasia maligna al seno. Quindi, è davvero molto preoccupata. Poco prima anche Mara Venier ha avuto uno sfogo di rabbia. Ha detto che tutti gli italiani sono arrabbiati e che “si deve accelerare”. Poi ha ricordato la sua amica Carmela, appena scomparsa a causa del Covid.
“Era venuta da me poco tempo fa dicendomi che stava per diventare nonna e che per colpa di questo maledetto virus non poteva vedere il nipotino. Adesso lei è morta di Covid. Scusate, ma io sono davvero arrabbiata”, ha detto la conduttrice sbattendo le carte sul tavolo e rovesciando tutto.