Covid, il ‘pass’ per spostarsi e andare ad eventi: cos’è e come funziona

Covid, presto sarà introdotto il pass che consentirà spostamenti e partecipazione ad eventi: cos’è e come funziona il documento

Covid riaperture
Covid, persone ad un pub (Getty Images)

Il Covid continua a condizionare fortemente le nostre vite ma i vaccini e l’indice Rt decisamente più basso hanno “convinto” il governo a procedere con le prime riaperture. A partire dal prossimo 26 aprile ritornerà la zona gialla nel nostro Paese e si procederà con le prime riaperture, a partire dai ristoranti e dai bar fino ai stadi, cinema e teatri.

Solo dal 15 maggio riapriranno anche le piscine, ma solo quelle all’aperto, poi gradualmente il primo giugno toccherà alle palestre ed un mese dopo a fiere e congressi. La normalità è sempre più vicina.

La scuola sarà in presenza al 100% mentre ci si potrà spostare liberamente tra le Regioni gialle. L’esecutivo, in vista delle riaperture, introdurrà anche un pass che darà il via libera a circolare sul territorio. Si tratta di un documento che evidenzierà la vaccinazione effettuata oppure la negatività al test Covid da effettuare entro le precedenti 24 ore oppure la guarigione dal virus se contratto.

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Covid, chi rilascerà il pass europeo

Covid riaperture
Covid, persone ad un pub (Getty Images)

Non è stato ancora deciso nulla in merito, ma potrebbe dare il via libera anche all’ingresso in luoghi per assistere ad eventi sportivi e culturali. Il governo sta lavorando proprio al decreto che lo introdurrà; avrà, questo, il modello del “green pass” europeo. Ma chi rilascerà questo pass?

Il certificato potrebbe essere rilasciato dalle singole Asl o addirittura potrebbe essere su base regionale ma non è escluso come alla fine si tratti a livello nazionale, considerato come a livello locale non tutti siano già organizzati sul patentino vaccinale.

Covid shopping
Covid, persone impegnate nello shopping (Getty Images)

Tra le Regioni all’avanguardia, c’è sicuramente la Campania; i cittadini già vaccinati ricevono dall’ente una tessera – molto simile a quella classica sanitaria – in cui un QR Code attesti la doppia inoculazione del siero.

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