A 17 anni l’alunno bullizzò il suo professore. Ora che è maggiorenne arriva la sentenza che prevede una severa punizione per lui e per i suoi genitori
Punizione severa per l’alunno che a 17 anni bullizzò il suo stesso professore davanti ai suoi compagni di classe. La vicenda risale al 2016, quando lo studente, deluso dall’insufficienza posta come giudizio di un compito dal docente, si scagliò contro l’insegnante gettandogli il foglio in faccia e prendendolo parolacce. La scena era stata ripresa da un compagno di classe e il video diventò virale praticamente sin da subito.
L’alunno non si limitò ad insultare il professore, giacché lo spintonò facendogli volare via anche il paio di occhiali da vista che indossava. Un caso che destò particolare indignazione, questo. Mediaticamente la notizia ebbe una eco clamorosa e furono in moltissimi a condannare pubblicamente gli inqualificabili e irrispettosi atteggiamenti dell’allora 17 enne.
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La sentenza nei confronti dell’alunno che bullizzò il professore
Il Tribunale civile di Sondrio ha stabilito che il docente ha diritto a ricevere un risarcimento da parte dell’ex alunno, ora divenuto maggiorenne nel corso della causa, ma anche dai suoi genitori, in solido.
La cifra che dovranno sborsare i tre è pari a 14.500 euro a causa dei danni morali inflitti dal giovane al professore, il quale spesso vedeva impedito il regolare svolgimento della sua lezione a causa dell’indisciplinato comportamento dello studente. Inoltre padre, madre e figlio dovranno pagare le spesse processuali anche se viene fatto salvo l’appello e il ribaltamento della sentenza.
Una punizione davvero esemplare, dunque, sia per il ragazzo che per i suoi genitori che hanno mancato di svolgere correttamente il loro fondamentale ruolo educativo nel confronti del figlio.