Ci apprestiamo a vivere la seconda estate in epoca Covid. La scorsa, almeno in Italia, si è trascorsa con notevoli libertà e poche restrizioni. Il che poi ha causato la seconda ondata autunnale. In Spagna ci vanno duri.
In molti si chiedono come potremmo passare la prossima estate. Quali libertà ci saranno concesse, quali norme dovremmo rispettare, a quali limitazioni saremo soggetti. La bella stagione del 2020 si passò in apparente normalità: mascherine e distanziamento sempre obbligatorio, locali però aperti sia a pranzo che a cena, con una delle poche limitazioni che ha riguardato le discoteche. Gente che affollava le spiagge e i lidi, ma non solo, per un’estate trascorsa per quanto possibile in modo ‘sereno’ di fronte a una prima diminuzione dei contagi.
Libertà che poi sono state alla base, o comunque che hanno contribuito, all’arrivo della seconda ondata, quella autunnale, che ha costretto il Governo a chiudere nuovamente molte attività. Questa la situazione in Italia, con molta gente che si chiede la prossima estate come verrà vissuta.
Ci vanno ‘pesanti‘ intanto in Spagna: il governo iberico ha deciso che in estate la gente dovrà indossare la mascherina anche in spiaggia. E anche in spiaggia bisognerà osservare il distanziamento sociale.
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L’uso della mascherina è sempre obbligatorio sulle strade pubbliche, negli spazi esterni e in quelli chiusi ad uso pubblico, così come nei mezzi di trasporto, ma presto lo sarà anche in spiaggia. La novità sostanziale introdotta dal governo spagnolo è l’obbligo di portare il dispositivo di sicurezza qualsiasi sia la distanza interpersonale, anche se superiore al metro e mezzo canonico.
La mascherina non sarà comunque obbligatorio per chiunque pratichi sport all’aperto, o per chi ha qualche tipo di malattia o difficoltà respiratoria che può essere peggiorata dal suo utilizzo.