Mancano ormai pochi giorni alla partenza del campionato mondiale di Formula 1. Prima gara stagionale in Bahrain, lì dove lo scorso anno Romain Grosjean rischiò la vita in un terribile incidente.
Si riparte proprio da lì, dal circuito in cui lo scorso anno nelle battute finali del campionato di Formula 1 si sfiorò la tragedia. Tutto è pronto in Bahrain per lo start della competizione iridata: venerdì le prove libere, sabato le qualifiche e domenica la tanto attesa corsa. C’è curiosità attorno alla nuova stagione di F1: dalle Ferrari chiamate al riscatto (e con Carlos Sainz) alle Mercedes invece attese alla conferma, passando per Vettel in Aston Martin (ex Racing Point) e il ritorno di Fernando Alonso, alla guida dell’Alpine. Dai tempi di Michael tornerà uno Schumacher in pista, si tratta del figlio Mick, che in Haas ha preso il posto di Romain Grosjean.
Quel Romain Grosjean che lo scorso anno, proprio in Bahrain, rischiò la vita in un terribile incidente al via. Lo schianto contro il guardrail, l’auto spezzata a metà e le fiamme che hanno avvolto la monoposto; con il pilota francese capace di uscire dall’inferno dopo quasi 30 secondi di agonia. A pochi giorni dalla nuova stagione di F1 Grosjean è tornato a parlare di quel fatto in un’intervista al Corriere della Sera.
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Grosjean, che aveva già annunciato il suo addio alla Haas, ad aprile ripartirà dall’Indicar. A pochi giorni dalla nuova stagione di F1 è tornato a parlare del suo incidente, raccontando quei momenti drammatici. “Mentre le mani bruciavano mi ripetevo: “Resta concentrato, trova un modo di fuggire”. Ne porto i segni, forse dovrò fare un altro intervento a fine anno”, racconta il pilota francese, che ammette come la mano sinistra abbia ancora bisogno di cure costanti.
Nonostante i momenti concitati, Grosjean racconta di quanto sia stato razionale il metodo per uscire da quell’inferno, paragonando quella situazione a un: “... problema matematico da risolvere. Per sopravvivere dovevo mettere insieme i numeri giusti: prima fare la mossa 1, poi la 2 e la 3. E la se 1 non funzionava, provavo a cambiare la sequenza”.
L’intervista completa potete leggerla direttamente qui.