Campagna vaccinale anti Covid rallentata in Lombardia a causa del malfunzionamento della piattaforma predisposta all’invio dei messaggi di avviso
Nuovi rallentamenti e disagi per i cittadini nell’ambito della campagna vaccinale in Lombardia. Alla fiera di Cremona è stato allestito un grande centro vaccinale. Ieri in mattinata, i medici e gli infermieri pronti ad inoculare il vaccino, si sono ritrovati a vivere momenti davvero incredibili. Nonostante fosse tutto accuratamente approntato per fornire il servizio di vaccinazione, nessuno si è presentato.
La colpa di questo malfunzionamento sarebbe da addebitarsi ad un “bug” nel sistema della piattaforma gestita da Aria, preposta ad inviare i messaggi di avviso alla cittadinanza. Di fronte a tale scenario, è dovuto scattare il piano d’emergenza. L’Atts ha chiamato telefonicamente i lombardi in lista convocandoli.
Il sindaco di San Bassano (Cremona), Giuseppe Papa ha selezionato gli ultraottantenni dagli elenchi comunali. Successivamente, li ha ritirati attraverso due pulmini e portati al centro vaccinazione. Nonostante gli sforzi posti in essere, a mezzogiorno erano state iniettate solamente 133 dosi a fronte delle circa 600 disponibili.
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Aria Lombardia, è la centrale unica di acquisti della Regione che ha siglato, proprio con la Lombardia, un contratto di 6 mesi da febbraio a luglio 2021. Davide Caparini, un esponente leghista, è l’ideatore di Aria, mentre il forzista Francesco Ferri ne è il presidente.
Nonostante sia la più grande centrale acquisti dopo Consip, Aria è diventata famosa solo ultimamente “grazie” agli errori nella gestione dell’emergenza pandemica ed, infine, del piano vaccinale.
I malfunzionamenti ai danni di una delle regioni italiane più fortemente segnate dal Covid, non fanno che aumentare nei cittadini il sentore di disagio e il sentimento di stanchezza rispetto a questa drammatica situazione.