Una vera e propria tragedia quella si consuma nella provincia di Cuneo: una strage in casa messa in atto da un 48enne con problemi psichiatrici.
Non cessano d’esistere delle brutali tragedie che accadono nel nostro Paese. L’ultima è quella avvenuta nel fine settimana, nella provincia di Cuneo, esattamente in quel di Saluzzo, piccolo paesino dove un uomo, di 48 anni, ha messo in atto una vera e propria strage. Colpiti la mamma e il cane di famiglia, poi il gesto estremo assistito dai passanti della zona.
Si chiamava Umberto Ciauri, il 48enne che alle 17.00 di domenica 21 marzo ha scatenato una tragedia dentro le mura casalinghe. Prima si è scagliato contro la madre, una donna di 81 anni, con un martello, poi contro il cane di famiglia, uccidendolo con diverse coltellate.
Una volta lasciati i due corpi in un totale bagno di sangue, ha lasciato gli oggetti contundenti vicino al luogo del massacro, si è avvicinato al balcone di casa e si è gettato di sotto. I passanti, che in quel momento attraversavano la strada in Corso Roma, nella zona di Porta Cuneo, hanno visto cadere il corpo dal quarto piano.
Prima l’omicidio, doppio, e poi il suicidio. Umberto era stato già in cura anni prima per problemi di depressione. Da pochi anni, tutti e tre, si erano trasferiti a Saluzzo, lasciando Alessandria. Intorno alle 17.00 si è consumata l’atroce tragedia.
La donna di 81 anni, Giuseppina Moioso, e il cane di famiglia, sono stati trovati morti dai militari, intervenuti con i vigili del fuoco, dopo aver forzato la porta di casa e fatto irruzione nell’abitazione. A quel punto non c’era più nulla da fare.
L’omicida lavorava in una fabbrica Piasco, sempre nella provincia di Cuneo. Mentre i vicini, come succede spesso in questi casi, ai microfoni di Repubblica.it hanno dichiarato di aver sempre ritenuto i tre “una famiglia tranquilla e pacata, che non aveva mai messo in scena grande litigi”.