Non si placa la bufera attorno alla questione della vaccinazione di Andrea Scanzi. Il celebre giornalista e penna del Fatto Quotidiano inondato dalle polemiche dopo aver ricevuto AstraZeneca. “Dovete ringraziarmi” si sfoga lui. L’ultimo post su Facebook.
Probabilmente nemmeno lui si sarebbe aspettato di ricevere così tante critiche a seguito del vaccino anti Covid. Andrea Scanzi, giornalista e personaggio televisivo che da sempre spacca l’opinione pubblica, è finito al centro di una vera e propria bufera dopo aver dichiarato di aver ricevuto la sua dose di AstraZeneca. Il molti si sono chiesti il motivo della sua vaccinazione, in quanto apparentemente non appartenente a nessuna delle categorie a rischio o nella fascia d’età attualmente prevista. Lui, però ha ‘usufruito’ di una lista di riserva.
“In un paese normale dovrebbero ringraziarmi per quello che ho fatto” si sfoga Scanzi, sostenendo come abbia accettato di ricevere il vaccino AstraZeneca in un momento in cui ben pochi lo avrebbero fatto (il riferimento chiaro alle recenti vicende che hanno colpito la cura della casa farmaceutica inglese). Il giornalista ammette di aver accettato di ricevere quel tipo di vaccino per dare un segnale a tutti gli italiani, e che “… la vaccinazione era lecita, autorizzata, legale sotto tutti i punti di vista”.
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Nella mattinata di oggi Andrea Scanzi ha pubblicato un altro post sui suoi canali social. Il giornalista ha ricondiviso un pensiero del collega Paolo Borrometi, a simbolo di tutti coloro che nelle ultime ore si sono schierati a difesa della sua scelta di vaccinarsi. “Grazie ai tantissimi che stanno parlando in mia difesa in queste ore di polemiche livide” ammette Scanzi, che poi risponde nuovamente alle critiche: “Il rosicamento ha raggiunto ormai livelli siderali”, spiegando come i suoi genitori (che non possono ricevere Astrazeneca) stiano ancora attendendo il loro turno per vaccinarsi.
Il giornalista cerca infine di smorzare i toni: “Proviamo a riderci su” e lancia un appuntamento a tutti i suoi follower. Il prossimo 30 marzo ci sarà qualcosa che lo riguarderà direttamente…