Chiude le sorelle in una stanza ed accoltella la madre: una 14enne ora rischia tanto, conseguenze gravissime per lei. Le condizioni della donna
Accoltella la madre al termine di una lite, un femminicidio sfiorato, una tragedia che poteva essere decisamente più grave e raccapricciante considerati anche i protagonisti della vicenda. E’ accaduto tutto a Miradolo Terme, in provincia di Pavia; protagoniste una ragazzina di 14 anni e sua madre, una donna quarantenne.
Una lite tra la studentessa e la genitrice, sembra per futili motivi, avrebbe innescato la reazione furente; la ragazzina ha quindi aggredito la madre con un coltello, colpendola alla gola e scappando. Prima dell’insano gesto, aveva chiuso le due sorelle, rispettivamente di 16 e 4 anni, nella stanzetta; il compagno della donna, invece, stava riposando sul letto in un’altra camera.
La ragazza, dopo l’aggressione, è scappata, con il convivente, svegliatosi nel frattempo dal frastuono, a dare l’allarme. Sul luogo è arrivata l’ambulanza del 118 che ha trasportato la donna in ospedale a Lodi. La donna, operata, non sembra in pericolo di vita, molto fortunata perché il coltello non ha reciso alcuna arteria. I carabinieri del comando provinciale di Pavia si sono messi invece a caccia della ragazzina.
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Accoltella la madre alla gola: ragazza in carcere
I militari l’hanno poi ritrovata in strada, in evidente stato di shock. Avvertita la procura dei minorenni di Milano competente in materia, la ragazzina è stata accusata di tentato omicidio e portata alla casa circondariale Beccaria. I carabinieri stanno ora indagando sui motivi che hanno spinto la ragazzina al gesto così grave.
Accusa gravissima, quindi, per la ragazza che ora rischia davvero molto. Gli inquirenti proveranno a capire anche i motivi più profondi che abbiano portato a questo insano quanto folle gesto.
Secondo quanto emerso, i militari non erano mai intervenuti in quell’abitazione per precedenti che avrebbero potuto mettere in allarme circa gesti insani. I genitori delle ragazze sono separati, entrambi lavoratori, e la donna aveva un compagno, convivente con le ragazze.